MARCATI, Guido Antonio
Nacque a Legnago il 13 dic. 1855, figlio di Luigia Asti e di Carlo, entrambi maestri.
Maestro nelle scuole rurali, compì le sue prime prove editoriali in Il Giovane Maestro, organo della società magistrale di Legnago, diretto dal suo maestro Carlo Tegon, autore di numerosi testi per le scuole elementari. A Torino divenne poi redattore de Il Maestro elementare italiano, diretto da I. Bencivenni, uno fra i principali promotori dei periodici pedagogici dell'epoca, cui dedicò un appassionato profilo (Ildebrando Bencivenni, Torino 1879). Tale collaborazione lo spinse anche all'immediata pubblicazione di vari manualetti per le scuole elementari (Uomo e cittadino. Lezioni sui doveri e diritti; Casa nostra: conversazioni di geografia; Conversazioni di storia naturale, tutti stampati a Torino nel 1879 presso la tipografia Giuseppe Tarizzo), prima significativa esperienza editoriale di indirizzo nettamente laico nel mondo pedagogico torinese, di cui Bencivenni era uno degli animatori.
Dal 1880 al 1883 il M. fu direttore didattico delle scuole elementari di Stradella, per passare nell'anno successivo a quelle di Senigallia.
Nel 1884 si trasferì a Milano e diede vita, con altri cinque soci, alla casa editrice del Risveglio educativo per pubblicare un nuovo periodico magistrale con cadenza settimanale - intitolato appunto Il Risveglio educativo - e una produzione editoriale a esso variamente collegata, comprese alcune testate come Frugolino (dal marzo 1886: rivista di letture per l'infanzia diretta dallo stesso M.), Il Lavoro manuale (dal febbraio 1888: suppl. mensile a Il Risveglio educativo), La Scuola secondaria italiana (diretta da O. Brentari), e Il Pensiero educativo. Rassegna dell'educazione nazionale (dal gennaio 1896).
Dalle colonne del periodico milanese il M. condusse una serrata polemica in difesa degli interessi magistrali, sostenendo in particolare la battaglia per l'avocazione allo Stato delle scuole elementari e la tesi dell'approvazione dei libri di testo da parte di commissioni formate di soli maestri. La rivista - che ebbe come condirettori L. Capuana e P. Pasquali - ospitò molte fra le più significative voci della cultura pedagogica del tempo, di segno prevalentemente positivista (A. Angiulli, A. Pick, G. Sacchi, P. Siciliani e P. Vecchia), ed è da ricordare anche per la collaborazione di personalità quali Maria Montessori e le sorelle Carolina e Rosa Agazzi, allora alle prime prove.
Sempre attraverso le sue colonne il M. si fece promotore della formula "partito della scuola", che avrebbe dovuto concretizzarsi in un gruppo di pressione trasversale di amministratori e parlamentari sensibili agli interessi degli insegnanti a prescindere dall'orientamento politico.
Risale a questo periodo anche la sua prefazione ad A. Corbelli, Per una associazione nazionale cooperativa fra gl'insegnanti (Milano 1894), in cui si esponeva un progetto assai ambizioso: il tentativo di raccogliere la maggioranza degli insegnanti delle scuole pubbliche del Regno in un'associazione, avente per oggetto la produzione e la vendita diretta di libri e oggetti scolastici, che si prefiggeva inoltre finalità di previdenza e assistenza.
Nel 1897 il M. subì un processo per calunnie su querela del sindaco di Porciano, per il caso della maestra Italia Donati, morta suicida dopo una triste vicenda in cui emergeva la difficile condizione in cui versavano i maestri, e soprattutto le maestre, alle dipendenze delle amministrazioni comunali. Il M. aveva sostenuto che la causa ultima del suicidio fosse da imputare alla condotta del sindaco. Venne assolto con formula piena perché "le sue frasi vivaci" furono ritenute "effetto dell'amore che nutre ai maestri elementari e dell'interesse che ha sempre dimostrato nel difenderne l'onore e la causa".
Il suo impegno, malgrado le dure polemiche verso alcuni ministri, gli valse anche riconoscimenti ufficiali quali la medaglia d'argento (1892) e quella d'oro per i benemeriti dell'istruzione pubblica (1898).
Nell'ottobre 1899 il M., insieme con gli ex collaboratori del Risveglio A. Tona e F. Di Donato, avviò la pubblicazione della nuova rivista magistrale I Diritti della scuola, che promosse la fondazione di una Lega degli insegnanti elementari, destinata poi a realizzarsi in quella che sarebbe divenuta la prima vera associazione nazionale dei maestri, l'Unione magistrale nazionale (UMN), sorta nel 1901 e strumento dell'egemonia degli ambienti laici (basti ricordare le figure di L. Credaro e di A. Comandini), sul complesso mondo magistrale italiano.
La rivista fu per i primi decenni del secolo la più importante rivista scolastica italiana e consolidò il modello di periodico per insegnanti che univa una parte politica a una culturale e didattica, fondamentale per consolidare e aggiornare la problematica preparazione iniziale di molti maestri e maestre. Il M. se ne servì per rilanciare la sua battaglia per l'avocazione allo Stato delle scuole elementari e per esercitare un'intensa azione di pressione sui parlamentari finalizzata al miglioramento degli stipendi degli insegnanti, mentre espresse riserve sull'uso dello sciopero come arma di lotta da parte della categoria. Nel luglio 1903 lasciò la guida della rivista, passandola a Tona.
Nel 1910 fondò a Roma la Libreria scolastica nazionale che si specializzò appunto in testi per la scuola e pubblicò, fra gli altri volumi, un'antologia dei suoi scritti dal titolo Il risveglio educativo (v. l'edizione, a cura di M. Monaco, con revisione editoriale di B. Schifano, Roma 2003). Il volume più noto della casa editrice fu In cammino, fanciulli!, corso di letture per le elementari dalla II classe alla VI (ibid. 1911), curato dallo stesso M., che riscosse un grande successo editoriale e fu più volte ristampato.
Nella prefazione egli sosteneva la necessità di un metodo ciclico che approfondisse poche essenziali nozioni: educazione alla patria e all'umanità (quest'ultima sottolineatura appare relativamente personale rispetto ai programmi allora vigenti, quelli del 1905).
La casa editrice ebbe comunque vita breve e nel 1917 venne acquistata da A. Mondadori con tutto il catalogo. Questi pubblicò postumo il testo del M. Fra campi e borghi. Letture per le scuole di campagna (Milano-Roma 1923), che ebbe nel 1929 una edizione rivista per cura di A. Baroni, destinato a divenire voce significativa di una successiva generazione di uomini di scuola.
Il M. morì a Sanremo il 20 genn. 1922. Aveva sposato Giuseppina Zucchi, maestra anch'essa.
I suoi eredi furono coinvolti in una causa civile contro Mondadori, il quale peraltro, ottenuta l'approvazione per la stampa di un libro di testo solo in parte rispondente alla sensibilità pedagogica divenuta dominante in seguito alla riforma Gentile, riuscì a ridimensionare il valore economico dei diritti di autore delle opere del M., erogando un compenso di fatto dimezzato (30.000 lire rispetto alle 58.000 previste). In ogni caso, dai dati della commissione ministeriale per l'approvazione dei libri di testo risulta che fino all'avvento del libro di testo unico di Stato nel 1930 le opere del M. furono vendute complessivamente in circa due milioni di copie.
Fonti e Bibl.: M. Monaco, Giovanni [sic!] A. Marcati, un apostolo da non dimenticare, in I Diritti della scuola, LXVII (1968), 10, pp. 21-28; S. Chillè, Editoria e scuola a Milano: il caso del "Risveglio educativo", in Scuola e stampa nell'Italia liberale, a cura di G. Chiosso, Brescia 1993, pp. 51-66; Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea, a cura di G. Turi et al., Firenze 1997, p. 279; G. Tognon, I diritti della scuola, in La stampa pedagogica e scolastica in Italia 1820-1943, a cura di G. Chiosso, Brescia 1997, pp. 234-239; G. Chiosso, Il maestro italiano, ibid., pp. 417-419; S. Chillè, Risveglio educativo, ibid., pp. 548-550; E. Decleva, Arnoldo Mondadori, Milano 1998, pp. 30, 56; A. Barausse, L'Unione magistrale nazionale: dalle origini al fascismo (1901-1925), Brescia 2002, ad ind.; Casa editrice del Risveglio educativo, in Teseo: tipografi e editori scolastico-educativi dell'Ottocento, a cura di G. Chiosso, Milano 2003, pp. 498 s.; G. Chiosso, Tarizzo Giuseppe, ibid., pp. 582 s.; M. Galfrè, Il regime degli editori. Libri, scuola e fascismo, Roma-Bari 2005, pp. 67, 211; Il libro per la scuola tra idealismo e fascismo: l'opera della Commissione centrale per l'esame dei libri di testo… 1923-1928, a cura di A. Ascenzi - R. Sani, Milano 2005, pp. 180, 186, 296, 387, 421, 473; D. Gasperini, Giovanni [sic!] A. M., in Enc. pedagogica, Brescia 1990, IV, coll. 7291 s.; S. Pavone, Libreria scolastica nazionale, in L'editoria scolastico-educativa nel primo Novecento, a cura di G. Chiosso, (in corso di stampa); Enc. biografica e bibliografica "Italiana", E. Codignola, Pedagogisti ed educatori, p. 280 (s.v. M. A. Giuseppe [sic!]).