Biagi, Guido
Bibliografo ed erudito (Firenze 1855 - ivi 1925). Allievo di Adolfo Bartoli, contribuì con lavori propri e con geniali iniziative di carattere collettivo all'avanzamento degli studi letterari in genere e danteschi in ispecie. Fu direttore delle maggiori biblioteche fiorentine e poi ispettore centrale delle biblioteche italiane: considerato un'autorità in campo bibliografico, fondò nel 1888 la " Rivista delle biblioteche e degli archivi ", che fu validissimo strumento di ricerche, anche dantesche, e che diresse fino alla sua morte; nello stesso 1888 pubblicò le Giunte e correzioni inedite conservate in un esemplare interfogliato della Bibliografia dantesca del De Batines acquistato dalla Magliabechiana. Il B. realizzò poi un antico ambizioso disegno del Bartoli: un commento dei commenti della Commedia o, com'egli diceva, il Dantone: e cioè un'antologia dei maggiori e più originali commenti danteschi, composta scegliendo le parti più caratteristiche e nuove di ciascuno e disponendole, in ordine cronologico, sotto le terzine a cui si riferiscono: vedeva così la luce quello strumento insostituito che è La Divina Commedia nelle figurazioni artistiche e nel secolare commento (Torino 1921-1940, voll. 3: il vol. II e il vol. III furono pubblicati a cura di U. Cosmo, G. L. Passerini ed E. Rostagno).
Suscitatore instancabile di studi e di edizioni dantesche, fu col Del Lungo tra i fondatori della Società Dantesca Italiana, sotto i cui auspici pose l'impresa del Codice diplomatico dantesco che preparò col Passerini e che meritò il pubblico elogio del Carducci. Promosse le conferenze della Lectura Dantis fiorentina, ottenendo per sede lo storico palazzo dell'arte della lana che egli stesso riuscì a salvare dalla distruzione; nel 1921 si adoperò più di ogni altro per la pubblicazione del volume bemporadiano del Centenario, importante per i contributi sui testi critici delle opere dantesche.
Bibl. - A. Orvieto, G.B., in " Rivista delle biblioteche e degli archivi ", n.s. III (1925) 1-20.