BIAGI, Guido
Letterato, nato in Firenze il 29 gennaio 1855 e ivi morto il 5 gennaio 1925. Fu uno dei migliori discepoli di Adolfo Bartoli; e l'edizione del Novellino (Le novelle antiche, ecc., Firenze 1880) fece molto sperare di lui in tali studî. Ai quali attese anche poi con buoni effetti lavorando sul Giusti, sul Marucelli, e sparsamente; ma la sua attività fu maggiore e migliore in minori scritture divulgative o di curiosità letteraria (raccolte, le più, nei volumi Aneddoti letterari, Milano 1887; Un'etèra romana. Tullia d'Aragona, Firenze 1897; Passatisti, Firenze 1923; Fiorenza, fior che sempre rinnovella, Firenze 1925). Fu garbato e destro scrittore; e piacque anche come lettore di conferenze. Pubblicò, talvolta insieme con altri, ricche o utili compilazioni e traduzioni, con buon gusto e con abile scelta del momento opportuno; resse a lungo le biblioteche Marucelliana, Riccardiana, Laurenziana; iniziò un'apposita Rivista per gli studi bibliografici e archivistici; e fu consigliere provetto e autorevole in quelle discipline per alcune riforme e provvedimenti governativi.
Bibl.: G. S. Gargano, Firenze intima in un libro postumo di G. Biagi, in Il Marzocco, 24 maggio 1925; I. Del Lungo, nella prefazione al citato volume Fiorenza del Biagi.