BOGGIANI, Guido
Artista ed esploratore, nato ad Omegna (Novara) nel 1861, frequentò l'accademia dì Brera a Milano e studiò disegno e pittura come allievo di F. Carcano. Espose alcuni quadri nel 1881, nel 1883 vinse il premio Principe Umberto e fu salutato come una promessa nel campo della pittura. Nel 1887 si recò a Buenos Aires, ma, dopo un anno di permanenza in quella capitale, desideroso di studiare i paesi dell'interno, in quel tempo ancora assai imperfettamente conosciuti, si recò nell'alto Paraguay e nel Matto Grosso, dove si trattenne fino al 1893.
Durante questo periodo poté vivere lunghi mesi a contatto coi Chamacoco, una delle tribù allora meno note dell'orlo orientale del Gran Chaco Paraguaiano, e per tre mesi tra i Caduvei o Mbayà, tribù del rio Nabileque, affluente del Paraguay. Rientrato in Italia, attese a riordinare i risultati delle sue esplorazioni e dei suoi studî sull'etnografia degl'indigeni da lui conosciuti, e insieme a esporre i quadri e i bozzetti da lui dipinti durante il soggiorno d'oltre oceano, mentre non mancava di prendere parte attiva alla vita letteraria e artistica romana. Frutto di quel periodo di lavoro furono: il vocabolario dell'Idioma Guana, pubblicato in Atti dell'Accademia dei Lincei, 1895; uno studio sui Caduvei, pubblicato in Memorie della Società Geografica Italiana, V (1895); e l'opera sua principale: Viaggi di un'artista nell'America Meridionale: i Caduvei (Roma 1895), assai importante non solo per la riproduzione di disegni e quadri originali; ma anche per il rigore scientifico col quale è condotta. L'importantissima e rara collezione di materiali da lui raccolti fu ceduta al museo preistorico-etnografico di Roma.
Il 1° luglio 1896 il B. ripartì per il Paraguay e da Asunción compié numerose esplorazioni a scopo etnografico, durante le quali raccolse una collezione ceduta poi al Museum für Völkerkunde di Berlino e un'altra inviata alla Società geografica italiana. Contemporaneamente dié prova di continua attività scientifica, pubblicando due memorie - una sulla questione dei confini tra il Paraguay e la Bolivia, e l'altra, etnografica, su alcuni tribù indigene dell'America Meridionale -, e fondando la rivista dell'Instituto Paraguayo. Ma nell'agosto del 1901 - l'avventurosa vita dell'esploratore e del colonizzatore lo aveva di nuovo attratto - partito da Asunción verso l'interno del Gran Chaco Paraguaiano per recarsi presso una nuova tribù indigena che gli era stata segnalata, non diede più notizie di sé, e i resti di lui, perito oscuramente, vennero ritrovati solo l'anno dopo.
Come pittore il B. fu entusiasta amatore degli spettacoli naturali, che rappresentò in ariosi e spontanei paesaggi, nei quali la rapidissima intuizione degli effetti nuoce talvolta alla profondità dell'interpretazione.
All'esaltazione della memoria del Boggiani è dedicato un brano della Laus Vitae del D'Annunzio.
Oltre i già citati si ricordano del B. i seguenti scritti: I Ciamacoco (conferenza), in Atti della Società romana di antropologia, Roma 1894; La questione dei confini tra le repubbliche del Paraguay e della Bolivia, in Memorie Soc. Geogr. Ital., VII (1897), pp. 45-62; Guaicurù. Sul nome, posizione geografica e rapporti di alcune tribù antiche e moderne dell'America Meridionale, ibidem, pp. 244-294
Bibl.: E. H. Giglioli, G. Boggiani (necrologia), in Boll. Soc. Geog. It., XII (1902); R. Giolli, Per la psicologia di un esploratore: G. B. tra i Caduvei, in Le Vie d'Italia e dell'America Latina, XII, Milano 1925.