Canella, Guido
Architetto italiano, nato a Bucarest il 19 gennaio 1931. Insegna alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dal 1970, ha fondato la rivista Hinterland (1977-85) ed è direttore di Zodiac (dal 1989). Dal 1990 è membro dell'Accademia nazionale di San Luca. C. ha sostenuto una linea di ricerca basata su una funzionalità del progetto applicata alla specificità del contesto storico e geografico. Tale presupposto ha comportato per C. una difficile e anticonformistica impostazione che non sempre la critica è riuscita a comprendere nei suoi risvolti etici e artistici, come dimostrano le attribuzioni alle categorie del neo-liberty, del neo-brutalismo, del post-modern.
Nel 1957 C. ha esordito sulla rivista Casabella-Continuità con il saggio L'epopea borghese della Scuola di Amsterdam. A Venezia, con G. Samonà (1960), ha sperimentato la centralità della questione urbana rispetto alle problematiche progettuali dell'architettura. Ha collaborato con il Gruppo architettura creato da C. Aymonino, verificando la praticabilità di una storicizzazione operativa del progetto (Un ruolo per l'architettura, 1969). All'università di Milano, C. ha coordinato un'attività di ricerca finalizzata al rapporto tra espressioni dell'architettura e caratteri strutturali del contesto urbano e territoriale (con la collaborazione di L. Stellario d'Angiolini riguardo ai fenomeni macroeconomici e alle forme insediative). Interessante la sua definizione della 'tipologia come risultato delle invarianti morfologiche' (Relazioni tra morfologia, tipologia dell'organismo architettonico e ambiente fisico, in L'utopia della realtà, 1965). Di rilievo le riflessioni sulla relazione tra tipologia e fisiologia della struttura urbana, attraverso l'istruttoria storica e la sperimentazione progettuale di temi funzionali (il teatro, l'istruzione, la direzionalità, le istituzioni totali), da cui i saggi Il sistema teatrale a Milano (1966) e Università: ragione, contesto, tipo (1975). La realizzazione del municipio di Segrate (1963) sintetizza una naturale combinazione linguistica tra riferimenti alla modernità e alla tradizione. Un punto di vista progettuale che troverà conferma nella strategia applicata al sistema concentrico della periferia milanese e culminante con il contrappunto compositivo del Centro civico di Pieve Emanuele (1971). Tra le opere successive, la scuola media a Monaca (Cesano Boscone, Milano 1975). Nella sua recente attività C. tende a modificare l'icasticità dimostrativa della composizione ispirata a riferimenti modernisti, a favore di una più allusiva e poetica sensibilità storicista, dove il funzionalismo del progetto accoglie anche l'identità culturale e rappresentativa della città. Ma la peculiarità del costrutto storicista che alimenta l'espressionismo dell'architettura di C. è comprensibile in una più allargata dimensione nord-europea, di cui Milano ha fatto parte. Ciò si evidenzia nel centro servizi a Peschiera Borromeo (1982), nel centro polifunzionale nel quartiere di Passo di Varano, Ancona (1984), nell'Istituto Superiore G.B. Bodoni a Parma (1985), nei progetti per gli uffici municipali di Avellino (1983) e nel complesso terziario a pavaglione a Fidenza (1986). C. ha partecipato a vari concorsi internazionali, alla vi Biennale di architettura di Buenos Aires (1995), ha ottenuto il premio CICA (Comitato internazionale dei critici di architettura). Tra le realizzazioni recenti si ricordano: il centro civico con municipio, residenza, attività terziarie e sportive di Pioltello, Milano (1976-90), il cinema multisala Plinius di Milano (1994), il complesso residenziale e commerciale tra le vie Ripamonti e Salasco di Milano (1994), l'Asmara Palace Hotel dell'Asmara (1996). Vedi tav. f.t.
bibliografia
A. Christofellis, Guido Canella. Towards an archaeology for the city of the future, in A+U, 1978, 91.
Guido Canella. Opere recenti, a cura di V. Savi, Modena 1984.
M. Tafuri, Storia dell'architettura italiana, 1944-1985, Torino 1986.
E. Bordogna, Guido Canella. Architetture 1957-1987, Milano 1987.
F. Dal Co, S. Polano, Italian Architecture: 1945-1985, in A+U, extra edition, marzo 1988.
G. Ciucci, L'architettura italiana oggi, Bari 1989.
G. Ciucci, F. Dal Co, Atlante dell'architettura italiana del Novecento, Milano 1991.
Contemporary architechts, ed. M. Emanuel, New York 1994³.
Storia dell'architettura italiana. Il secondo Novecento, a cura di F. Dal Co, Milano 1997.
Th. Muirhead, Milan. A guide to recent architecture, Köln-London 1998.