Figlio di Alberto di Biandrate (sec. 12º); imparentato con i marchesi di Monferrato e con la casa Sveva, fu sostenitore di Federico Barbarossa, dal quale ottenne favori e privilegi. Pur essendo stato intermediario di pace e clemenza, nel 1158 e nel 1162, fra l'imperatore e i Milanesi, questi gli distrussero nel 1168 il castello avito. Morì, forse, poco dopo.