BAISIO, Guido (Vido) da
Appartenne alla stessa famiglia dell'omonimo grande giurista. Se ne ignora la paternità. Egli stesso, comunque, si dichiara pronipote dell'Arcidiacono in un frammento manoscritto conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. lat. 13963, f. 2r) che ci tramanda un suo indice sull'apparato al Sextus Decretalium, dell'Arcidiacono; e questo confermerebbe la sua qualità di "legum doctor" che risulta da altre fonti.
Nacque a Reggio in Emilia e fu canonico di Modena e Ferrara. Il Tiraboschi (IV, p. 71) e l'Ughelli (II, col. 130) ci informano della sua presenza alla corte pontificia avignonese come "Auditor causarum palatii apostolici et cappellanus papae" e, successivamente, lo ricordano a Modena col titolo di legato della S. Sede in Lombardia.
Il 15 febbr. 1361 fu nominato dal papa Innocenzo VI vescovo di Concordia, succedendo a Pietro di Clusello (morto il 25 ott. 1360).
Nella diocesi veneta il B. dovette difendere i diritti ed i possessi della sua Chiesa contro i feudatari, e particolarmente contro i nobili di Prampero di Aquileia che abusivamente occupavano il castello di Cusano. Della controversia si interessò anche il papa, ma essa fu risolta molto tempo dopo dal duca Rodolfò d'Austria (1° ag. 1371): il vescovo ottenne il castello sborsando la somma di 2500 lire (Ughelli, V, col. 358). Quattro anni dopo, il 7 luglio 1375, il B. concesse il castello di Cusano ad Azzolino Gubertini (o Gubernati) in cambio di altri beni a Portogruaro. I rapporti tra il vescovo - in quanto signore feudale - e le autorità comunali di Portogruaro, dove risiedeva, furono buoni. Esercitò il diritto di confermare il podestà eletto dal Comune, come avvenne il 15 dic. 1372.
Delle molte notizie che abbiamo su di lui ricordiamo che a Udine, residenza, con Cividale, del patriarca ospitò l'imperatore Carlo IV e il Petrarca, che faceva parte del suo seguito. Fu nominato da Urbano V (21 genn. 1370) vescovo di Cervia, ma la nomina non ebbe seguito: il B. rimase a Concordia, ed a Cervia andò il francescano Bernardo Guasconi già nominato a Concordia. Nel 1380 il B. lasciò Concordia, dove gli succedeva Ambrogio da Parma, vescovo di Emona o Cittanova nell'Istria, essendo stato eletto vescovo di Modena al posto di Aldobrandino d'Este promosso a Ferrara.
Sull'episcopato del B. a Modena vi è nelle fonti grande contraddittorietà; alle notizie che danno l'Ughelli, il Cappelletti e l'Eubel ci sembra preferibile la notizia data dal Tiraboschi (loc.cit.) fondata su un documento che indica il B. presente in Modena il 1° maggio 1380. Tuttavia la sua permanenza a Modena fu molto breve; il Tiraboschi stesso ricorda un documento del 19 ag. 1382 nel quale il B. è già titolare della diocesi di Ferrara, dove il 30 ott. 1381 era morto il vescovo Aldobrandino d'Este.
Gli storici ferraresi ricordano l'attiva collaborazione del B. con gli Estensi di Ferrara dei quali sarebbe stato consigliere in affari di stato e ambasciatore presso vari principi.
Incerta è la data della sua morte; l'Ughelli (II, col, 547) la fissa nel 1386 ritardando sino a quest'anno la nomina del suo successore, in contrasto con Cappelletti (IV, p. 117) che dà vacante la sede ferrarese il 27 genn. 1384.
Fonti e Bibl.: A. Libanori, Ferrara d'oro, Ferrara 1667, parte 2, p. 87; F. Ughelli-N. Coleti, Italia Sacra, II, Venetiis 1717, coll. 130, 547; V, ibid. 1720, col. 358; Codice diplom. della città di Portogruaro dall'a. 1140 all'a. 1420, a cura di C. Foucard, Portogruaro 1856, p. 96; Commentarii rerum gestarum pontificum ecclesiae Ferrariensis, a cura di A. Artioli, Ferrariae 1894 p. 31; C. Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, Monasterii 1913, pp. 201, 248, 353; G. Tiraboschi, Memorie storiche modenesi col codice diplomatico, Modena 1794, III, p. 190; IV,p. 71; G. Manini-Ferranti, Comp. della storia sacra e polit. di Ferrara, II, Ferrara 1808, pp. 301 s.; G. Cappelletti, Le chiese d'Italia, IV, Venezia 1846, pp. 117, 118; X, ibid. 1854, p. 440; XV, ibid. 1859, p. 284; A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, III, Ferrara 1850, pp. 366, 374; F. Di Manzano, Annali del Friuli, V, Udine 1865, pp. 238, 252, 276, 309 s.; E. Degani, La diocesi di Concordia, Udine 1924, pp. 226, 227, 228; Dict. d'Hist. et Géogr. Eccles., VI, sub voce Baisio 3.