Del Cassero, Guido
Fu uno dei capiparte più influenti nella vita politica tardocomunale di Fano, fra i secoli XIII e XIV. D. lo accomuna nella buona fama ad Angiolello da Carignano: i due miglior da Fano (lf XXVIII 76) e, insieme, nella sventura per l'atroce fine ad essi riservata dal tiranno di Rimini Malatestino Malatesti (quel traditor che vede pur con l'uno, v. 85), presumibilmente nel corso del secondo decennio del sec. XIV, e non prima del 1312, da quando, cioè, si fecero del tutto manifeste e incontenibili le aspirazioni del Malatesti a una sua signoria in Fano.
Sulla figura di Guido e, più ancora, sulle circostanze della sua tragica fine non è stato ancora possibile - e chissà se lo sarà mai - individuare utili elementi di riscontro della tradizione dantesca. Questa prende forma in una fosca profezia di un dannato fra i seminatori di scandali e di scismi nella nona bolgia infernale: Pier da Medicina, il quale rivela a D. in una situazione poetica esasperata dai colori accesi del sangue e dal motivo insistente del tradimento, la misera sorte dei due Fanesi: gittati saran fuor di lor vasello / e mazzerati presso a la Cattolica / per tradimento d'un tiranno fello (vv. 79-81). Qui si allude, secondo l'interpretazione concorde dei primi commentatori della Commedia, al fatto delittuoso premeditato appunto da Malatestino Malatesti contro Guido e Angiolello: secondo tale tradizione esegetica i due Fanesi sarebbero stati fatti assalire dal tiranno di Rimini, durante il viaggio di ritorno in patria, dopo un loro incontro col Malatesti, e poi fatti rinchiudere in sacchi e annegare al largo del promontorio di Focara, a breve distanza da Cattolica.
Bibl. - P.M. Amiani, Memorie istoriche della città di Fano, I, Fano 1751, 229-230; L. Tonini, Della storia civile e sacra riminese, IV, Rimini 1880, 14-18; F. Vatielli, Focara. Nota dantesca, Pesaro 1897; I.B. Bonini, Il porto di Focara e una nuova interpretazione di un passo dantesco, in " Atti e Mem. Deputazione St. Patria Marche " s. 4, III (1926) 11-22; M. Natalucci, D. e le Marche, Bologna 1967, 98-100; G. Petrocchi, Itinerari danteschi, Bari 1969, 96-98 (con altra bibl.).