Giornalista e uomo politico italiano (Verona 1905 - Nettuno 1982). Antifascista, fu nell'Osservatore romano, fino al 1943, il corsivista degli Acta diurna, un'acuta rubrica di politica estera; uno dei fondatori della DC, direttore del giornale Il Popolo dal periodo clandestino al 1946. Consultore, poi deputato alla Costituente (1946) e alla Camera (1948-72; senatore dal 1972), ministro della Pubblica Istruzione (1946-51: programmò una riforma della scuola non attuata); quindi segretario della DC (1950-53); ministro di Grazia e Giustizia (luglio-ag. 1953); ministro senza portafoglio per la Riforma della pubblica amministrazione (luglio 1955 - maggio 1957) e della Giustizia (maggio 1957 - febbr. 1962), si oppose poi, con M. Scelba, all'orientamento favorevole a governi di centro-sinistra prevalso nella DC. Nuovamente ministro della Giustizia (giugno-dic. 1968; febbr. 1972 - giugno 1973), nel giugno 1979 fu eletto al Parlamento europeo di cui divenne vicepresidente.