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PAPINI, Guido

di Antonio Rostagno - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 81 (2014)
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PAPINI, Guido

Antonio Rostagno

– Nacque a Camaiore (Lucca) il 1° agosto 1847.

Violinista, didatta e compositore, studiò il violino con Ferdinando Giorgetti, di cui fu il migliore allievo insieme a Federico Consolo, nell’Istituto Musicale di Firenze. Debuttò a 13 anni come solista in un concerto per violino e orchestra di Louis Spohr. Dopo un’interruzione, su invito di Abramo Basevi, partecipò all’attività della Società dal Quartetto di Firenze; nel 1872 e nel 1874 prese parte a diversi concerti della Società del Quartetto di Milano. L’attività concertistica in Italia e Francia gli guadagnò una reputazione come violinista espressivo, dalla tecnica brillante e particolarmente attento alla cura del suono. Dal 1874 visse a Londra, dove fece parte del quartetto dei Musical Union Concerts di John Ella (anziano violinista della Royal Italian Opera) come viola e, occasionalmente, come primo violino, in alternanza con Pablo de Sarasate e Henryk Wieniawski.

Fu solista ai Philharmonic Concerts londinesi nel 1875, 1877 e 1878; nel 1876 fu a Parigi con l’orchestra diretta da Jules-Étienne Pasdeloup, poi a Bordeaux. Compì molte tournées con numerosi musicisti, tra cui Anton Rubinstein, Hans von Bülow, Giovanni Bottesini. Dal 1893, quando una malattia lo costrinse al ritiro, divenne professore principale di violino alla Royal Irish Academy of Music di Dublino. Tornato a Londra nel 1896, nonostante la salute malferma, si dedicò alla composizione e all’insegnamento privato. Fu uno degli esaminatori del College of Violinists di Londra, di cui per molti anni fu anche presidente.

Le sue composizioni non mostrano una spiccata propensione sperimentale, prediligendo lo stile convenzionale della Salonmusik, e guardano in parte al maestro Giorgetti, in parte al modello di Antonio Bazzini. Pezzi caratteristici, fantasie, trascrizioni per violino e pianoforte (da Stradella, Lully, Bach, Händel, Rameau, Nardini, Haydn, Meyerbeer, Schubert, Field, Mendelssohn, Chopin, Verdi, Wagner, Gounod, Rubinstein, Dvořák, Massenet, Tosti ecc.) totalizzano quasi le due centinaia; a detta di Walter Willson Cobbett (1963, p. 206), particolarmente «leggeri e graziosi ma privi di duraturo interesse» sono i pezzi per 2 o 3 violini e piano (sia trascrizioni, sia originali). Fra i pezzi in forme più ambiziose meritano menzione il Concerto per violino in Re minore op. 36 (Milano, 1876), i due per violoncello op. 37 (Milano, 1874) e op. 46 (London, 1877). Alfredo Untersteiner scrisse: «Fra i pochissimi Concerti di autori italiani moderni metto questo [per violino, in Re minore] al primo posto e mi meraviglio che non venga mai eseguito» (1906, p. 171). Maggiore diffusione ebbero i lavori pedagogici e le edizioni: il Metodo per violino (Firenze, s.d., poi ristampato come Le Mécanisme du jeune violoniste op. 57, London, 1883; 24 Leçons mélodiques élémentaires pour violon avec accompagnement de piano op. 68 (London, 1887); 36 Esercizi giornalieri per violino op. 34 (Milano, 1878; ristampa London, 1887); L’archet: traité technique pour violon seul op. 118 (London, 1893); infine l’edizione di 4 Concerti per violoncello di Boccherini.

Papini morì a Londra il 3 ottobre 1912.

Fonti e Bibl.: Th.L. Phipson, G. P. and the Italian School of Violinists, London 1886; A. Untersteiner, Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano 1906, pp. 171, 196 s.; B. Henderson, G. P., in The Strad, XVII (1906-07), pp. 234 s.; Necr., in Ars et Labor, LXVII (1912), p. 1104; F.B. Emery, The violin concerto (I ed. Chicago 1928), II, New York 1969, pp. 363 s.; C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, II, Milano 1929, p. 229; W.W. Cobbett, Cobbet’s cyclopedic survey of chamber music, Oxford (I ed. 1929-30), II, 1963, p. 206; A. Bonaventura, Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano 1925, p. 260; S. Martinotti, Ottocento strumentale italiano, Bologna 1972, pp. 305 s.; E. Porta, Il violino nella storia, Torino 2000, pp. 91 s., 96; The New Grove dict. of music and musicians (ed. 2001), XIX, p. 59; Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Personenteil, XIII, 2004, col. 95.

Vedi anche
direttóre d'orchèstra direttóre d'orchèstra Chi dirige le esecuzioni musicali di un insieme di strumentisti. Sebbene la necessità di una guida ritmica ed espressiva fosse riconosciuta fin dall'antichità, l'uso di una gestualità manuale convenzionale risale al Medioevo, al praecentor, cioè al direttore di coro del canto gregoriano, ... violoncello Strumento musicale ad arco, con 4 corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del baritono, con un’estensione dal do1 al mi5. Derivato nel 16° sec. dalla viola da gamba di registro basso, ... viola Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal do2 al mi5. È il più antico strumento ad arco, risalendo, in forme diverse, almeno al 9° sec.; è simile ... violino Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua forma attuale alla fine del Cinquecento (violino fig.), è costituito ...
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papino s. m. [dim. di papa1]. –  Nei tarocchi, la carta con la figura di un papa, contrassegnata con il numero romano V.
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guidare v. tr. [dal provenz. guidar, di origine franca]. – 1. a. Accompagnare, condurre qualcuno facendogli da guida: g. una comitiva, un amico; g. alla visita di una città, di un museo; g. per luoghi sconosciuti; g. i soldati all’assalto;...
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