COZZARELLI, Guidoccio
Pittore e miniatore senese della seconda metà del sec. XV (prima notizia del 1450; ultima del 1487, data iscritta sopra una pittura nella certosa di Maggiano). Operò per il Duomo, nel 1450 in un tabernacolo, nel 1481 ad affrescar la cupola con altri pittori, nel 1483 al pavimento, per cui finisce il disegno della Sibilla Libica. Nel 1480-81 miniò in antifonarî per lo spedale della Scala, ora nella libreria del Duomo; nel 1482 dipinse una pala ora all'Accademia di Siena, nel 1483 lavorò per l'Osservanza a Sinalunga; nel 1484 firmò una tavola a Pitigliano presso Grosseto, ecc. Sembra che la sua maniera facile riuscisse particolarmente grata, a giudicare dal numero notevole di opere, raccolte specialmente nelle chiese di Siena e del Senese. Tale attrattiva derivava probabilmente dall'influsso di Matteo di Giovanni del quale il C. seguì la maniera; ma il disegno sensibile, il colorito per sottili variazioni e trapassi, lo spirito stesso dei quadri del maestro restano appesantiti - tolti rari momenti felici - nell'allievo, pur tuttavia ancor oggi confuso talvolta col suo maggiore ispiratore.
Bibl.: G. De Nicola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con la bibl. precedente); L. Dami, Siena e le sue opere d'arte, Firenze 1915; I. Vavasour Elder, Pitture senesi ined., in La Balzana, I (1927), p. 116; C. Brandi, Gli affreschi di Monticiano, in Dedalo, XI (1930-31), pp. 70 segg.