Medico (Parigi 1538 circa - ivi 1616). Asserì la necessità, seguendo altri medici umanisti (Giovanni Manardo, Leonhart Fuchs, ecc.), di un ritorno allo studio diretto dei testi greci, conosciuti ai suoi tempi solo attraverso le versioni arabe, integrandolo però e controllandolo con l'esperienza diretta. È sua una delle prime descrizioni delle pseudomembrane difteriche.