NORDAHL, Gunnar
Svezia. Hornefors, 19 ottobre 1921-Alghero, 15 settembre 1995 • Ruolo: centravanti • Esordio in serie A: 27 gennaio 1949 (Milan-Pro Patria, 3-2) • Squadre di appartenenza: 1937-40: Hörnfors; 1940-44: Degerfors; 1944-49: Norrköping; gennaio 1949-56: Milan; 1956-58: Roma; 1959-61: Karlstads • In nazionale: 33 presenze e 43 reti (esordio: 28 giugno 1942, Danimarca-Svezia, 0-3) • Vittorie: 1 Olimpiade (1948), 1 Coppa Latina (1951), 4 Campionati svedesi (1944-45, 1945-46, 1946-47, 1947-48), 2 Campionati italiani (1950-51, 1954-55), 1 Coppa di Svezia (1944-45) • Carriera di allenatore: Roma (1957-58), Karlstads (1959-61), Degerfors (1961-64), Norrköping (1965-70), IF Saab (1971-73), Sleipner (1974), Oesters (1975-76), AIK Solna (1977-78), Norrköping (1979-80) • Vittorie: 1 Coppa di Svezia (1969)
Considerato ancora oggi il prototipo del centravanti di sfondamento, è additato a termine di paragone. Cresciuto nel Hörnfors, Gunnar Nordahl approdò in prima divisione, insieme con i due fratelli maggiori (Bertil e Knut), nel Degerfors e si affermò definitivamente nelle file del Norrköping. Il suo grande trampolino di lancio internazionale furono però le Olimpiadi del 1948, che la Svezia vinse con tutti e tre i fratelli Nordahl in campo, insieme con altri due grandi campioni, come Gren e Liedholm. I club italiani si scatenarono e la Juventus riuscì a opzionare Gunnar Nordahl. Come risarcimento morale di uno sgarbo fatto al Milan nel tesseramento del danese Ploeger, la Juventus cedette però ai rossoneri la prelazione sul centravanti svedese. Per dimostrare il proprio valore Nordahl non ebbe bisogno di molto tempo: la forza, l'aggressività, il coraggio, la potenza delle sue conclusioni e l'abilità nel gioco aereo gli consentirono di segnare gol a raffica e regalare così al Milan due scudetti, diventando un mito. Con il 'professor' Gren e il 'barone' Liedholm formò un trio d'attacco, il famoso Gre-No-Li, che diede spettacolo e regalò vittorie. In cinque dei sei Campionati e mezzo disputati con la maglia del Milan, il 'pompiere', come era soprannominato Nordahl per la sua attività di vigile del fuoco in Svezia, è stato capocannoniere; i 35 gol segnati nel 1949-50 rappresentano ancora il record per i tornei a 20 e 21 squadre; i 225 gol complessivamente segnati lo piazzano al secondo posto nella classifica dei cannonieri della serie A, dietro solo a Silvio Piola. Lasciata Milano, dopo una parentesi da giocatore-allenatore alla Roma, Nordahl tornò in Svezia dove continuò a lavorare come tecnico fino al 1980. Non dimenticò mai l'Italia e fu durante una vacanza in Sardegna, nel 1995, che morì stroncato da un infarto.