Uomo politico svedese (n. Svidja, Finlandia, 1756 - m. nello Schleswig 1813); avversario di re Gustavo III, esercitò grande influenza sul duca Carlo di Södermanland, fratello del re, e divenne, dopo l'assassinio del sovrano, membro permanente del consiglio di reggenza durante la minore età di Gustavo IV Adolfo. Negli anni 1792-96 fu in effetti il vero capo della Svezia, ma nel 1796 Gustavo IV Adolfo, divenuto maggiorenne, lo licenziò. R., che aveva annunciato dapprima alcune riforme ed emanato (1792) una legge sulla stampa, perse ben presto la simpatia dei suoi partigiani, quando si oppose con decisione alle idee giacobine che avevano cominciato a diffondersi in Svezia.