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GRUNDGENS, Gustaf

di Melania G. Mazzucco - Enciclopedia del Cinema (2003)
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GRUNDGENS, Gustaf

Melania G. Mazzucco

Gründgens, Gustaf (propr. Gustav)

Attore e regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899 e morto a Manila il 7 ottobre 1963. Istrione geniale, dotato di tecnica impeccabile e di una duttilità virtuosistica, personaggio discusso a causa dei suoi legami politici con il nazismo, fu in ogni caso uno dei maggiori attori teatrali tedeschi del Novecento, di cui il cinema solo di rado mostrò di saper cogliere il fascino ambiguo.Attore di giro con varie compagnie, negli anni turbolenti della Repubblica di Weimar si mise in luce nei Kammerspiele di Amburgo e a Berlino. Dopo gli scandali suscitati dalle sue interpretazioni nelle commedie di Klaus Mann Anja und Esther (1925) e Revue zu Vieren (1927), che trattavano esplicitamente di omosessualità e nelle quali recitava al fianco di Erika Mann (divenuta sua moglie nel 1926), ottenne un notevole successo interpretando nel 1928 Die Verbrecher di F. Bruckner e nel 1930 Viktoria di W.S. Maugham, per la regia di M. Rheinardt. Intanto nel 1921 aveva esordito nel cinema con un piccolo ruolo in Danton di Dimitri Buchowetzki, mostrando però le sue qualità solo molti anni più tardi in Frau im Mond (1929; Una donna nella Luna) di Fritz Lang e nel ruolo del sinistro capo della malavita in M (1931), ancora di Lang. Nel 1932 colse un clamoroso successo allo Staatliches Schauspielhaus di Berlino nel Faust di J.W. von Goethe, interpretando un Mefistofele demagogo e violento. Nominato nel 1934, dopo l'avvento del nazismo, direttore dello Staatliches Schauspielhaus, e sposata nel 1936 l'attrice Marianne Hoppe, continuò a mietere successi nel repertorio classico e leggero, mentre il cinema, salvo eccezioni (Liebelei, 1933, Amanti folli, di Max Ophuls), gli offriva ruoli privi di spessore. Nominato nel 1936 al Preussische Staatsrat, dal 1937 al 1945 fu direttore generale dei Teatri di Berlino. Sulla sua figura di artista accecato dall'ambizione e pericolosamente legato al potere, K. Mann modellò il protagonista del suo romanzo satirico Mephisto, Roman einer Karriere (1936), di cui G. riuscì per anni a impedire la pubblicazione in Germania (e di cui István Szabó nel 1981 avrebbe realizzato una versione cinematografica). Passò alla regia con Eine Stadt steht Kopf (1932), seguito fra l'altro da Capriolen (1937), da Liebe im Gleitflug (1938), dal melodramma Der Schritt vom Wege (1939; Il romanzo di una donna, tratto da Effi Briest di Th. Fontane). Con la Terra-Filmkunst, la casa di produzione che aveva fondato nel 1938, realizzò Friedemann Bach (1941; Senza gloria), film diretto da Traugott Müller, che racconta, come una polemica risposta al Mephisto di Mann, la storia di un figlio d'arte (il primogenito di J.S. Bach), interpretato peraltro dallo stesso G., oppresso dalla fama del padre. Caduto il nazismo, fin dal 1946, fra molte polemiche, tornò all'attività teatrale e alle cariche d'anteguerra. Nel 1960 riprese il suo celebre Mefistofele, di cui Peter Gorski realizzò in quello stesso anno una versione cinematografica. Morì a Manila, forse suicida, nel corso di una tournée. È uscita, postuma a cura di R. Badenhausen e P. Gründgens-Gorski, la raccolta di suoi scritti Briefe, Aufsätze, Reden (1967).

Bibliografia

A. Mühr, Gustaf Gründgens. Aus dem Tagewerk des Schauspielers, Hamburg 1943; D. Sternberger, Gang zwischen Meistern, Frankfurt a. M. 1987, pp. 341-75 (trad. it. Ombre del mito, Bologna 1992, pp. 103-37).

Vedi anche
Klaus Maria Brandauer Brandauer ‹bràndauër›, Klaus Maria (propr. Klaus Georg Steng). - Attore austriaco (n. Altaussee, Stiria, 1944). Formatosi a Vienna alla scuola di F. Kortner, si fece ammirare, come interprete del repertorio classico del Burgtheater, per una recitazione nervosa, appassionata e mutevole. Ottenuto grande ... Thomas Mann Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, era aperta al mondo delle arti. Alla morte del padre (1891), liquidata la ditta, si trasferì con la ... Johann Wolfgang von Goethe Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la consapevolezza d'una acquisita libertà di sentimenti e di espressione; gli fu quindi spontaneo rendersene ... Fritz Lang Lang ‹laṅ›, Fritz. - Regista cinematografico austriaco (Vienna 1890 - Los Angeles 1976); pittore e illustratore, avviato al cinema da E. Pommer, lavorò dapprima in Germania, dove realizzò alcune pellicole di notevole importanza nella storia del cinema e della cultura europea fra le due guerre mondiali: ...
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Altri risultati per GRUNDGENS, Gustaf
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    Attore e regista tedesco (Düsseldorf 1899 - Manila 1963). S'impose fin dagli anni Venti come uno dei protagonisti più eclettici della scena tedesca, passando con disinvoltura dai testi di K. Mann e F. Bruckner alle commedie brillanti-sentimentali di W. S. Maugham. Chiamato a dirigere nel 1953 lo Staatliches ...
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    GRÜNDGENS, Gustav Attore e regista drammatico, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899; ha esordito recitando allo Stadtth. di Halberstadt nel 1920, passando poi a Kiel e ad Amburgo (1922), dove esordiva anche nella regia, e a Berlino, dove fu diretto da M. Reinhardt. Nel 1935 assumeva la direzione ...
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