FALKE, Gustav
Poeta tedesco, nato a Lubecca l'11 gennaio 1853, morto a Grossborstel presso Amburgo l'8 febbraio 1916. Prima libraio, poi maestro di pianoforte, fu incoraggiato alla poesia da D. Liliencron. I romanzi e racconti (Aus dem Durchschnitt, 1892; Der Mann im Nebel, 1899; Kinder aus Ohlsens Gang, 1908; Dörten und andere Erzählungen, 1909, ecc.) hanno talvolta pagine suggestive e scritte con freschezza, ma sono poveri di rilievo. Invece le liriche, piane, facili, melodiose, cantabili (Mynheer der Tod, 1892; Tanz und Andacht, 1893; Zwischen zwei Nächten, 1894; Neue Fahrt, 1897; Hohe Jommertage, 1902, ecc.), in un tono che richiama in parte il Voll slied e in parte i romantici, soprattutto J. Eichendorff, hanno una loro semplicità commossa, che spiega come la buona borghesia dell'età guglielmina vi si sia riconosciuta. Anche i motivi dominanti - il contrasto fra la nostalgia e le angustie della realtà, la natura, l'amore, la malinconia dolcemente rassegnata - sono quelli cari al romanticismo borghese, a cui il F. si mantenne sempre fedele. Anche nel racconto autobiografico - Die Stadt mit den goldenen Türmen, 1912 - si ritrova questa sua personalità di non grande risalto, ma schietta e amabile.
Bibl.: E. L. Schellenberg, G. F. als Lyriker, Lipsia 1908; F. Castelle, G. F., Lipsia 1910; O. L. Brandt, G. F., Amburgo 1917; H. Spiero, G. F., Brunswick 1928.