MEYRINK, Gustav
Scrittore tedesco, nato a Vienna il 19 giugno 1868, morto a Starnberg il 7 dicembre 1932. Collaboratore di Roda Roda in alcune commedie (Der Sanitätsrat, 1911; Die Uhr, 1916, ecc.). Fu dapprima banchiere a Praga, poi (1900), collaboratore del Simplicissimus con novelle (Orchideen, 1904; Das Wachsfigurenkabinett, 1907; Des deutschen Spiessers Wunderhorn, 3 voll., 1909-11), d'ispirazione fantastica, macabro-grottesca, in cui le più strane vicende s'illuminavano di violenti contrasti di luce e di tono. Il gusto dell'"orribile" dei romantici francesi e la predilezione di un E. T. A. Hoffmann per il grottesco trovarono in M. un abile manipolatore, il quale, mescolandovi elementi romantici passionali ed esperienze occultistiche moderne, ne trasse strani e violenti effetti di colorismo impressionistico. Ottenne la maggior fama col romanzo Der Golem (1915), l'opera più compiuta del suo virtuosismo, in cui il ghetto di Praga e l'antica leggenda ebraica rivivono con strane e misteriose luci. Seguirono nel medesimo genere Das grüne Gesicht (1916), Walpurgisnacht (1916), e Der weisse Dominikaner (1921), le novelle Fledermäuse (1916), Goldmachergeschichten (1922), Da Engel vom westlichen Fenster (1927) e lo studio occultistico An der Schwelle des Jenseits (1923).
Opere: Gesammelte Werke, Lipsia 1917; Brema 1930.
Bibl.: E. Alken, G. M., in Deutsche Rundschau, XXIII; A. Zimmermann, G. M., Amburgo 1918; H. E. Zornhof, Gedanken über G. M. und die metaphysische Dichtung, Lipsia 1918.