NACHTIGAI, Gustav
Esploratore africano, nato ad Eichstedt presso Stendhal (Sassonia) il 23 febbraio 1834, morto a Capo Palmas il 19 aprile 1885. Compiuti gli studî nelle università di Berlino e di Würzburg, servì come medico militare sino al 1861. Ragioni di salute lo indussero a stabilirsi a Tunisi, dove fu nominato medico del bey. Incontratosi con G. Rohlfs, incaricato dal re di Prussia di fare pervenire al sultano del Bornu dei doni come attestato di gratitudine per le accoglienze fatte allo stesso Rohlfs e agli altri viaggiatori tedeschi, si offrì di recapitarli egli stesso. A tale effetto recatosi a Tripoli e organizzata un'apposita carovana, mosse per il Sūdān il 17 febbraio 1869. Da Tripoli per Beni Ulid, Socna e Sebha raggiunse Murzuch il 27 marzo, soffermandovisi poi per alcuni mesi. Nell'estate seguente poté eseguire un'assai interessante ricognizione nell'alpestre regione del Tibesti, non ancora visitata da nessun Europeo, spingendosi sino a Bardai, dove fu fatto prigioniero. Riuscito a fuggire, fece ritorno a Murzuch ai primi di settembre. Il 18 aprile riprese la via del sud giungendo a Kuka il 6 luglio, ove compì la missione affidatagli presso quel sultano. Il desiderio di accrescere le cognizioni geografiche ed etniche della regione a est del lago Ciad, solo parzialmente visitata da H. Barth, lo indusse a rinunziare al ritorno. Alla fine di marzo 1871 intraprese un viaggio attraverso il Kanem e per la depressione del Bodele penetrò nel Borku, riconoscendone la struttura orografica e studiandone la popolazione Tibbu. L'anno di poi da Kuka risalì il corso dello Sciari, compiendo fruttifere esplorazioni nel Baghirmi. Un terzo viaggio lo condusse nello Uadai, dove, dopo l'eccidio di M. Beurrmann, nessun Europeo era penetrato. Vi rimase per quasi un anno ben accolto da quel sultano, che gli concesse di compiere interessanti ricognizioni negli inesplorati territorî adiacenti. Le febbri contratte lo consigliarono a rimpatriare. Il 17 gennaio lasciò Abescer e attraverso il Dārfūr e il Kordofan raggiunse Khartum e quindi il Cairo. Le accoglienze che ne salutarono il ritorno in Europa attestarono il plauso del mondo scientifico per ciò che il valoroso viaggiatore aveva compiuto nei sei anni delle sue peregrinazioni e delle sue diligenti ricerche compiute in una regione in gran parte ancora sconosciuta. Egli attendeva alla redazione dell'opera che doveva raccoglierne ed esporre i considerevoli frutti, quando dal governo germanico fu nominato console generale a Zanzibar e più tardi a Tunisi. Nel 1884 venne incaricato di una missione nel golfo di Guinea, dove la Germania andava affermando il suo dominio coloniale; ma nel viaggio di ritorno soccombeva alle febbri.
La relazione di viaggio del N. porta il titolo: Sahara und Sudan. Ergebnisse sechsjahriger Reisen in Africa, Berlino e Lipsia 1879-89, voll. 3, di cui il 3° postumo edito a cura di E. Groddeck. Del solo vol. I apparve una traduzione francese, Parigi 1881; una traduzione riassuntiva in italiano ne dette G. Cora, in Cosmos, V, VI, VII, VIII, IX.