PFIZER, Gustav
Poeta e critico tedesco, nato il 29 luglio 1807, a Stoccarda, ivi morto il 19 luglio 1890. Tranne il periodo degli studî e i primi anni d'attività trascorsi a Tubinga, passò tutta la vita a Stoccarda, dove insegnò nel ginnasio superiore e prese anche una qualche parte ai movimenti politici, militando nel campo liberale. Fu uno dei più attivi rappresentanti della scuola poetica sveva e svolse una varia operosità: come poeta lirico ed epico-lirico (Gedichte, 1831 e 1835; Dichtungen epischer und epischlyrischer Gattung, 1840; Der Welsche und der Deutsche, 1844), ispirandosi nei suoi canti, nelle ballate e romanze, formalmente curate, ma gravate spesso di riflessione, a nobili argomenti e ad alti sensi civili; come storico (Martin Luthers Leben, 1836); come narratore (Geschickte Alexanders des Grossen für die Jugend, 1846; Geschichte der Griechen für die reifere Jugend, 1847); come direttore dei Blätter zur Kunde der Literatur des Auslands e redattore della parte lirica del Morgenblatt; come traduttore di Bulwer e Byron e come critico militante nello scritto Uhland u. Rückert, 1837, e nei suoi attacchi contro Heine, che lo ricambiò con gli strali del suo Schwabenspiegel.
Bibl.: A. Mayr, Der schwäbische Dichterbund, Innsbruck 1886; R. Krauss, Schwäbische Literaturgeschichte, Friburgo in B. 1897-99.