• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BÉCQUER, Gustavo Adolfo

di Carlo Boselli - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BÉCQUER, Gustavo Adolfo

Carlo Boselli

Poeta spagnolo, nato a Siviglia il 17 febbraio 1836, morto a Madrid il 22 dicembre 1870. La sua tormentosa esistenza fu un tessuto di sofferenze e di avversità che indubbiamente contribuirono ad aggravare in lui la naturale tendenza alla malinconia. Figlio di un famoso pittore di costumi sivigliani, e rimasto orfano di entrambi i genitori non ancora decenne, venne raccolto da una sua zia insieme col fratello Valeriano. Trasferitosi nel 1854 a Madrid, fu dapprima scritturale. Entrò poi nella redazione di El Contemporáneo (1860-64), e i suoi articoli, specialmente le Cartas desde nu celda, scritte dal poeta malato durante il suo soggiorno al monastero di Veruela, presso Tarazona (1864), gli acquistarono grande fama. Col fratello, che fu buon pittore, compì diverse peregrinazioni artistiche in città monumentali della penisola, fra cui Toledo, Soria, Avila; e frutto di tali viaggi fu una sua notevole Historia de los templos de España, che rivela in lui il fine intenditore d'arte. Nel 1870 fu nominato direttore de La Ilustración de Madrid, ma nel dicembre dello stesso anno immaturamente moriva. L'opera a cui deve la celebrità come poeta lirico è il volume di Rimas (1860-61), settantasei composizioni che lo collocarono subito all'altezza del Campoamor, e rimasero poi nella memoria e sulle labbra della gioventù spagnola, ispirando pittori e musicisti, specialmente quelle intitolate Volverán las oscuras golondrinas, Cerraron sus ojos, No digáis que agotado su tesoro, Del salón en el ángulo oscuro, ecc. Tali poesie non hanno nessuna parentela con la scuola lirica sivigliana e sembrano piuttosto echi di ballate settentrionali; ma è incerto se abbia conosciuto Heine, al quale fu paragonato. Di lui dissero i fratelli Quintero che "tutta la sua poesia è luce di luna". Infatti fu un poeta romantico sentimentale, appassionato e malinconico, che colpisee per il vivo accento personale, per l'intimo dramma d'amore e di dolore che lo ispira. Semplice nell'espressione, limpido, spontaneo, egli è giudicato ancor oggi come uno dei primi poeti della Spagna. Lasciò anche un volume di diciotto leggende (nelle quali taluno ha avvertito l'influsso di Hoffmann), morbide fantasie in prosa, notevoli per la potenza evocatrice di tempi passati, l'immaginazione poetica e un gusto spiccato per le tradizioni popolari; fra cui particolarmente degne di menzione Maese Pérez el Organista, El rayo de luna, El miserere, La ajorca de oro, Los ojos verdes, La rosa de pasión, La mujer de piedra. Nel 1911, per iniziativa dei fratelli Quintero, gli veniva innalzato un monumento nella nativa Siviglia, e si riunivano in volume le sue Obras escogidas, con prologo degli stessi Quintero. Le sue opere complete si pubblicarono postume nel 1871 a cura di Ramón Rodríguez Correa (3 voll.; ristampe 1881, 1904, 1907, 1911 e 1915).

Bibl.: G. Blanco, Literatura Española en el siglo XIX, Madrid 1891; E. W. Olmsted, Legends, tales and poems by G. A. B. (con prologo), Boston 1907; H. Madinaveitia, Bécquer, Vitoria 1916; Juan López Núñez, Biografía anecdótica de B., Madrid 1915; C. de Lollis, in Flegrea, II (1900); F. Schneider, G. A. B., Lipsia 1914.

Vedi anche
Machado y Ruiz, Antonio Poeta spagnolo (Siviglia 1875 - Collioure, Pirenei Orientali, 1939). La sua produzione poetica mostra evidente agli inizi l'impronta del modernismo e una propensione all'introspezione intimista, per poi lasciare maggiore spazio, nelle raccolte successive, a temi legati alla terra e alla tradizione spagnola. ... García Lorca, Federico Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente impressionisti. Morì durante i primi giorni della guerra civile, fucilato dai franchisti. Talvolta ... Hugo, Victor-Marie Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato nei "giochi floreali" di Tolosa: alla poesia si dedicò fin dalla prima adolescenza, durante gli studî ... Romanticismo Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo. Letteratura Definizione Il termine romantic, derivato da romance, appare dapprima in Inghilterra alla metà del 17° sec. con ...
Tag
  • VALERIANO
  • SIVIGLIA
  • MADRID
  • LIPSIA
  • SPAGNA
Altri risultati per BÉCQUER, Gustavo Adolfo
  • Bécquer, Gustavo Adolfo
    Enciclopedia on line
    Poeta spagnolo (Siviglia 1836 - Madrid 1870). Visse una vita piena di contrasti e privazioni che contribuirono ad affinare la sua sensibilità. Il suo breve canzoniere (Rimas) è l'espressione più tarda e al tempo stesso più autentica della poesia romantica spagnola: un canto controllato e libero ormai ...
Vocabolario
gustare
gustare v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...
gusto
gusto s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali