GUSTAVO V re di Svezia (XVIII, p. 281)
Dopo l'invasione tedesca della Norvegia, in un colloquio a Berlino (aprile 1940) tra l'ammiraglio F. Tamm, comandante della marina da guerra svedese, e Hitler, quest'ultimo chiese al suo interlocutore se la Svezia fosse pronta a difendere la sua neutralità co1itro le potenze occidentali e se re G. in persona fosse di questo parere. Il re, venuto a conoscenza di tale fatto, alcuni giorni dopo inviò a Hitler una lettera personale in cui si rendeva garante del mantenimento della neutralità del proprio paese. In complesso, durante tutto il conflitto, la linea della politica estera svedese si rifletteva nell'atteggiamerito del suo re: neutralità favorevole alla Germania fino all'estate 1943, propensa alle Nazioni Unite dopo. In una monarchia costituzionale e parlamentare come la Svezia è ovvio che il re non potesse svolgere appariscente ed autonoma azione diplomatica e politica. In ogni modo, allorché nel febbraio 1944 si sparse la voce che l'URSS aveva fatto qualche passo per concludere la pace con la Finlandia, re G. il 17 marzo, inviò un messaggio al presidente R. Ryti, al maresciallo Mannerheim ed al governo finlandese, consigliando di condurre negoziati con l'URSS. La politica del re tendeva al mantenimento di una Finlandia indipendente per non porre la Svezia a diretto contatto con la potenza sovietica. Il 16 giugno 1948 tutta la Svezia ha festeggiato con particolare entusiasmo il novantesimo compleanno del suo re.