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GUTTO

di Pietro Romanelli - Enciclopedia Italiana (1933)
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GUTTO (lat. guttus, derivato gutturnium; da gutta "goccia")

Pietro Romanelli

Vaso usato nell'antichità sia per profumi e olî nei sacrifici o nelle palestre, sia per il vino e l'acqua da versare sulle mani dei commensali a banchetto finito. Dovevano avere collo lungo e stretto, da cui il liquido usciva goccia a goccia, onde il nome: potevano essere d'argilla, di metallo, di legno o di corno.

Oggi, ma per convenzione, si dà questo nome a un piccolo vaso, frequente nella ceramica calena, e di forma singolare: corpo discoidale, chiuso, con becco quasi verticale, molto lungo, ora aperto ora con chiusura a traforo e piccola ansa ad anello. Il disco superiore del corpo ha di solito una decorazione a rilievo. È dubbio l'uso: forse serviva per olî e profumi, ma secondo alcuni anche come lucerna. V. caleni, vasi.

Vocabolario
gutto
gutto s. m. [dal lat. guttus: v. gotto]. – Vaso d’argilla, di metallo, di legno o di corno, con collo lungo e stretto da cui il liquido usciva a gocce, usato dagli antichi per profumi e olî, e anche per versare l’acqua sulle mani dei commensali;...
gutta cavat lapidem
gutta cavat lapidem ⟨... làpidem⟩ (lat. «la goccia scava la pietra»). – Frase che aveva valore di proverbio già presso i Latini (si trova in Lucrezio, Tibullo, Ovidio, Seneca), per indicare l’efficacia, soprattutto dannosa, di un’azione...
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