Paltrow, Gwyneth (propr. Gwyneth Kate)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 28 settembre 1972. Dotata di una bellezza semplice e al contempo sofisticata, la P. ha costruito i personaggi di volta in volta interpretati ora accentuando lo sguardo ingenuo e l'espressione insicura, ora manifestando, dietro un sorriso appena accennato, la consapevolezza di poter controllare un sottile gioco di seduzione. Il suo talento, maturato nel corso degli anni, le ha consentito di vincere, nel 1999, l'Oscar e il Golden Globe come migliore attrice protagonista per Shakespeare in love (1998) di John Madden.
Dopo essersi diplomata, nel 1990, alla scuola femminile Spence School di New York e aver frequentato per un anno l'University of California per specializzarsi in storia dell'arte, ha rinunciato agli studi per intraprendere la carriera d'attrice, dimostrando il suo talento già dalla prima apparizione, nel 1991, come antagonista della madre, l'attrice Blythe Danner, in Picnic, produzione del teatro di Williamstown. Nello stesso anno ha ottenuto la parte di Wendy in Hook (Hook ‒ Capitan Uncino) di Steven Spielberg e un piccolo ruolo in Shout di Jeffrey Hornaday, accanto a John Travolta.È stato, però, Se7en (1995; Seven) di David Fincher che le ha portato la notorietà, amplificata dalla sua relazione con Brad Pitt, protagonista del film. L'anno successivo ha interpretato con estrema sensibilità il personaggio di Emma dal romanzo di J. Austen nel film omonimo di Douglas McGrath e quello di Clementine, una cameriera e prostituta part-time, in Sydney di Paul Thomas Anderson. Dimostrando di saper sostenere con talento anche ruoli di donna determinata e nient'affatto fragile, nel 1998 è stata una gelida principessa in Great expectations (Paradiso perduto) di Alfonso Cuarón, una sposa minacciata dalle perfidie della suocera in Hush (Obsession) di Jonathan Darby e una donna che impara a rispondere alla crudeltà del marito (Michael Douglas) in A perfect murder (Delitto perfetto) di Andrew Davis, remake del film Dial M for murder (1954) di Alfred Hitchcock. Sempre nel 1998, in Sliding doors di Peter Howitt la P. ha reso in modo convincente la doppia versione di uno stesso personaggio calato in due possibili evoluzioni della sua storia determinate da circostanze del tutto casuali. Con Shakespeare in love ha poi confermato il suo talento, offrendo una coinvolgente interpretazione di lady Viola De Lesseps, una nobildonna che vive un'intensa storia d'amore con il celebre drammaturgo inglese, condividendone la passione per il teatro, sullo sfondo dell'Inghilterra elisabettiana. Nel 2000, dopo aver recitato in The talented Mr. Ripley (1999; Il talento di Mr. Ripley) di Anthony Minghella e in Bounce (2000) di Don Roos, ha lavorato per la prima volta sotto la direzione del padre, il regista e produttore televisivo Bruce Paltrow, in Duets, incentrato sulle storie parallele di cantanti di karaoke, nel quale l'attrice ha potuto dar prova delle sue doti canore. Dopo due personaggi anomali, inconsueti rispetto ai suoi precedenti ruoli P., ossia la Rosemary di Shallow Hal (2001; Amore a prima svista) di Bobby e Peter Farrelly, e Margot Tenenbaum, commediografa di successo dal carattere bizzarro di The Royal Tenenbaums (2001; I Tenenbaum) di Wes Anderson, la P. ha confermato la sua innocente sensualità in Possession (2002; Possession ‒ Una storia romantica) di Neil LaBute.
V. Milano, Gwyneth Paltrow, Toronto 2000; A.E. Hill, Gwyneth Paltrow, Philadelphia 2002.