GYANGTSE (A. T., 93-94)
Città del Tibet meridionale, sul fiume Nyang chu, affluente del Brahmaputra. È situata in una fertile pianura (ove l'orzo matura a metà settembre), a oltre 3900 m. s. m. Ha una popolazione stabile di circa 5000 abitanti, dista 200 chilometri dalla frontiera indiana e 230 km. da Lhasa, a cui è collegata col telegrafo. Fu visitata e descritta nel 1721 dal padre Ippolito Desideri, e dal padre Felice Giuseppe da Morro di Iesi.
È un grande mercato del Tibet. Vi sono fabbriche di tessuti di lana, tappeti, cartiere. Esporta oro, borace, soda, sale, lana, muschio, pellicce e importa tè, tabacco, zucchero, cotonate, ecc. Per un trattato del 1904 vi risiede un agente commerciale britannico. Ha una scuola con direttore inglese, aperta nel 1921, e un grande convento, Pal-kor cho-de, con un'architettura caratteristica.
Bibl.: L. Waddell, Lhasa, 1904; Ch. Bell, The people of Tibet, Oxford 1928.