Dragoman, Gyorgy
Dragomán, György. – Scrittore e traduttore ungherese di origine rumena (n. Târgu Mureş 1968). A vent'anni lascia la Romania per trasferirsi in Ungheria, dove termina gli studi secondari e si laurea in letteratura inglese e filosofia all'Università Loránd Eötvös di Budapest; dopo aver studiato presso l'Eötvös József collegium e il Láthatatlan collegium ottiene un dottorato in letteratura inglese moderna. Ha tradotto le opere di Samuel Beckett, James Joyce, Ian McEwan e Irvine Welsh in ungherese. Il suo primo romanzo, A pusztítás könyve (Il libro della distruzione, 2002), è una storia oscura e brutale che narra tre giorni di vita di un giovane architetto in un campo militare che diviene suo malgrado testimone di un genocidio. Il secondo romanzo, A fehér király (2005; trad. it. Il re bianco 2007) narra la violenza gratuita e l'abbrutimento quotidiano della Romania sotto il regime di Ceausescu visti con i tristi occhi di un bambino traumatizzato dalla scomparsa del padre, destinato ai lavori forzati per finalità politico-militari.