REVICZKY, Gyula (Giulio)
Poeta ungherese, nato il 9 aprile 1855 a Vitkóc, morto l'11 luglio 1889 a Budapest. Come istitutore e collaboratore di parecchi giornali della provincia e di Budapest, fra cui della Hon (Patria) e del Pesti Hirlap (Giornale di Pest), visse in condizioni misere.
Nei romanzi di R. (Apai örökség, Eredità paterna, 1884), non appare un vero talento di narratore. Assai belle e preziose sono le sue liriche, pubblicate in parecchi volumi, fra cui Ifjusagom (La mia gioventù), Magány (Solitudine, 1889), ecc. La poesia di R. si ispira a un pessimismo rassegnato e nell'evoluzione della letteratura ungherese significa il distacco dal culto dell'indirizzo popolare, e la ricerca, nella poesia occidentale, di nuove forme, nuovo tono e nuovi soggetti per la lirica.
Bibl.: P. Koroda, R. Gy. összes hölteményei (Tutte le poesie di G. R.), Budapest 1895; St. Paulovics, R. Gy., Budapest 1910; N. Várkonyi, A modern magyar irodalom (La letteratura moderna ungherese), Pécs s. a.