• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Ha Jin

Lessico del XXI Secolo (2012)
  • Condividi

Ha Jin


– Pseud. dello scrittore e poeta cinese Jin Xuefei (n. Liaoning 1956), naturalizzato americano. Laureato in anglistica all’università Heilongjiang nel 1981, dopo la specializzazione si è trasferito negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio per la Brandeis University. Indignato per la repressione di Piazza Tienanmen del 1989, decide di non far più ritorno in patria e di scrivere esclusivamente in inglese. Dopo alcune raccolte di poesie, Between silences (1990), Facing shadows (1996) e Ways of talking (1996) e due romanzi ambientati in Cina, In the pond (1998) e Waiting (1999; trad. it. 2000), con cui ha vinto il National book awards (1999) e il PEN/Faulkner award (2000), H. entra nel nuovo secolo affilando le armi della critica verso la dittatura comunista con romanzi come The crazed (2002; trad. it. Pazzia 2003), e War trash (2004; trad. it 2005), in cui descrive i diversi metodi di tortura, cinese e americano, durante la guerra di Corea e per il quale gli è stato assegnato il PEN/Faulkner award (2005). Con il romanzo A free life (2007; trad. it. 2008), H. ambienta per la prima volta una storia negli Stati Uniti, raccontando le amarezze e le rinunce di un poeta fuggito dalla Cina costretto ad abbandonare l'arte. La Cina ritorna nell’ultimo romanzo, Nanjing requiem (2011), ambientato nel 1936 durante l’occupazione giapponese di Nanchino. H. è docente di letteratura migrante alla Boston University.

Vedi anche
Barthelme, Donald Barthelme ‹baatℎèlmi›, Donald. - Scrittore statunitense (Filadelfia 1931 - Houston 1989). Esordì nel 1964 con Come back dr. Caligaris (trad. it. 1969). Del 1967 è Snow white (trad. it. 1972), in cui la storia di Biancaneve è rinarrata con un linguaggio e un senso della realtà estranei e antitetici a ... Franzen, Jonathan Scrittore statunitense (n. Western Springs, Illinois, 1959). Trascorsa la prima parte della sua vita in un  tranquillo sobborgo di St. Louis, periodo poi descritto nell'autobiografico The discomfort zone (2006, trad. it. 2006) e laureatosi allo Swarthmore College (1981), studiò poi alla Freie Universität ... Updike, John Hoyer Updike ‹ḁ´pdaik›, John Hoyer. - Scrittore statunitense (Shillington, Pennsylvania, 1932 - Beverly Farms, Massachusetts, 2009). Affermatosi con Rabbit run (1960), storia di quotidiana frustrazione che in anni successivi assunse dimensioni di saga con Rabbit redux (1971), Rabbit is rich (1981) e Rabbit ... Carver, Raymond Scrittore statunitense (Clatskanie, Oregon, 1938 - Port Angeles, Washington, 1988). Approdato alla letteratura dopo una giovinezza difficile (esordì con libri di versi fra cui Winter insomnia, 1970; At night the salomon move, 1976), si affermò nel 1976 con i racconti di Will you please be quiet, please? ...
Tag
  • HEILONGJIANG
  • STATI UNITI
  • NANCHINO
  • CINA
Vocabolario
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca!
Dio me l'ha data, guai a chi la tocca! Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
còsa fatta capo ha
cosa fatta capo ha còsa fatta capo ha. – Frase storica (propr. «una cosa fatta non può essere disfatta», cioè riesce al suo capo, al suo effetto) che, secondo le testimonianze di R. Malispini e di G. Villani, sarebbe stata pronunciata da...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali