hacktivism
s. m. inv. Attivismo politico esercitato attraverso attacchi informatici.
• Hacktivism: è questa la molla principale che, nell’ultimo anno, ha fatto scattare i massicci attacchi informatici contro siti istituzionali e aziende. A sostenerlo è la settima edizione dell’Annual Worldwide Infrastructure Security Report pubblicato da Arbor Networks. (Francesca Tarissi, Repubblica, 5 marzo 2012, Affari & Finanza, p. 32) • non si tratta del classico caso di «hacktivism», cioè gli attacchi a scopo politico che si risolvono con imbarazzanti blocchi dei siti istituzionali a scopo dimostrativo. Dietro all’intrusione, i militari hanno pochi dubbi in proposito, sembrerebbe esserci una «struttura organizzata», un’espressione che nel lessico militare riconduce a minacce provenienti da chi ha mezzi ingenti, gli unici in grado di bucare le difese informatiche militari: quelle di uno Stato o quelli di un’organizzazione complessa (come quelle terroristiche). (Giuseppe Marino, Giornale, 20 maggio 2015, p. 2, Il Fatto) • In un allegato alla relazione (indirizzata al Parlamento e curata dagli analisti del Dis, cabina di regia dei due rami dell’intelligence, Aisi e Aise) si segnala come, accanto al vecchio ma sempre attuale spionaggio industriale, al cyber-terrorismo e al cosiddetto «hacktivism», stia emergendo lo strumento delle campagne d’influenza che, «prendendo avvio con la diffusione online di informazioni trafugate mediante attacchi cyber, mirano a condizionare l’orientamento e il sentiment delle opinioni pubbliche», soprattutto quando «queste ultime sono chiamate alle urne». (Vincenzo R. Spagnolo, Avvenire, 21 febbraio 2018, p. 8, Attualità).
- Dall’ingl. hacktivism, a sua volta composto dai s. hack(er) e (ak)tivism ‘attivismo’.
- Già attestato nella Stampa del 30 gennaio 2003, p. 12, Cronache (R. Cri.).