HAI-NAN (A. T., 97-98)
La più grande isola della Cina, tra il Mare Cinese Meridionale (Nan hai) e il Golfo del Tonchino. Il nome significa "a sud (nan) del mare (hai)". Ha un'area di 36 mila kmq. Consiste in una massa montagnosa centrale le cui vette giungono a 1500 m. s. m. circondata da zone pianeggianti; la costa è frastagliata. Lo stretto che la divide dal continente è pericoloso per le correnti, le nebbie e gli scogli. L'isola, poco visitata dagli Europei, ha larghe foreste ove vivono indipendenti circa 100 mila indigeni chiamati Sai o Li, cacciatori e piccoli coltivatori. Nella costa N. la pianura è piuttosto ampia e coltivata dai Cinesi con risaie, canne da zucchero, arachidi, alberi di cocco; a S. i monti lasciano poco spazio coltivabile. La capitale dell'isola è K'iung-chow, con 35 mila ab., sulla costa nord. Il suo porto Hoi-how, con 12 mila ab. (pron. cantonese del cinese Hai-k'ow, "bocca del mare"), è aperto al commercio internazionale dal 1876 ed esporta, specie a Hong-Kong, porci, zucchero, noci di betel, pelli, pollame. Importa cotone, riso, petrolio, oppio.
Nel gennaio 1930 una grave ribellione scoppiò nelle due città, presto riconquistate dalle truppe regolari cantonesi.