HAINAUT (fiamm. Hennegouwen, ted. Hennegau; A. T., 44)
Provincia del Belgio, la quale comprende la massima parte di quella che fu in passato la contea di Hainaut; della contea fece pur parte il cosiddetto Hainaut français, passato al regno di Francia per il trattato dei Pirenei (1659) e rimasto francese anche poi (tranne alcune località ritornate ai Paesi Bassi nel 1815). La provincia di Hainaut, confinante con quelle della Fiandra Occidentale e dell'Orientale, del Brabante e di Namur, nonché con la Francia, è traversata a O. dalla Schelda, a E. per poco maggior tratto dalla Sambra affluente della Mosa; in essa hanno anche la loro sorgente la francese Oise, affluente della Senna, la Haine (donde ha nome il paese) e la Dendre che si versano nella Schelda. La superficie è di 3722 kmq:, e si divide in sei arrondissements (circondari): quelli centrali di Mons, di Soignies e di Ath, appartenenti già alla vecchia contea, e quelli aggiunti di Tournai (Doornijk) a O., di Charleroi e di Thuin a E. e SE. La popolazione era nel 1931 di 1.274.000 abitanti; densità 342 per kmq., tra le più alte di questo stato così fitto di abitanti. La provincia è fra quelle della cosiddetta Vallonia: i parlanti soltanto il francese (dialetto vallone) vi sono infatti nella proporzione del 90 per 100.
Regione complessivamente di alte pianure, con forme monotone e piatte, tranne che nelle incassate valli fluviali, offre generalmente all'agricoltura un suolo di straordinaria fertilità che l'opera dell'uomo ha prodigiosamente fecondato: produzione massima frumento, avena, barbabietola. Magnifici pascoli dànno luogo a grandi allevamenti di cavalli (i maggiori del Belgio) e di buoi.
Si aggiungono le ricchezze minerarie, appartenendo in buona parte a questa provincia la lunga striscia del bacino carbonifero belga disteso dalla Schelda (confine francese) alla Haine, alla Sambra e alla Mosa: la massima attività estrattiva è concentrata nei bacini di Mons (Borinage) e di Charleroi, con 7/10 della produzione del regno. Ricchissime cave di materiali da costruzione a Lessines e altrove. Industrie metallurgiche, vetrerie, birrerie.
La contea di Hainaut. - Il pagus o contea di Hainaut fu unito mll'843 dal trattato di Verdun, insieme con tutto il territorio della riva destra della Schelda, alla parte assegnata a Lotario I. Morto lui, venne a far parte della Lotaringia. Nel 925 fu unita definitivamente alla Germania. Verso la metà del sec. X Ottone I staccò la parte occidentale della contea per farne Ia "marca" di Valenciennes.
La storia del Hainaut nel sec. X e durante la prima metà del XI, è tutta piena delle lotte dei suoi conti, i Regnier, contro i duchi di Lotaringia e i vescovi di Liegi e di Cambrai, rappresentanti del potere imperiale. Dai loro primitivi possessi di Mons essi giunsero, sempre combattendo, a costituire un principato territoriale autonomo, che nel 1071, con la contea d'Ostrevant, si stendeva anche alla riva sinistra della Schelda.
Nel 1051 il matrimonio del conte di Fiandra Baldovino VI con Richilde, vedova del conte Herman, aveva portato per la prima volta l'unione del Hainaut con la Fiandra, cui pose fine nel 1071 l'usurpazione di Roberto I il Frisone (v. fiandra). La politica dei conti del Hainaut si volse perciò tanto contro la Fiandra, sul cui dominio avanzavano delle pretese, quanto contro il Brabante che essi temevano. Perciò cercarono l'appoggio dell'Impero, e, nel 1071, Richilde e Baldovino infeudarono la contea di Hainaut alla chiesa imperiale di Liegi. Baldovino V di Hainaut (1171-1195) fu il rappresentante di Federico Barbarossa nei Paesi Bassi; con l'aiuto dell'imperatore ottenne il marchesato di Namur, e dopo la morte del cognato Filippo d'Alsazia, conte di Fiandra, riuscì (1191) a riunire per la seconda volta questa regione al Hainaut.
La partenza nel 1204 per la IV Crociata del figlio e successore, Baldovino VI, segna l'inizio dell'egemonia francese nel Haihaut, soprattutto dopo che il conte Fernando del Portogallo, marito dì Giovanna, figlia di Baldovino VI fu vinto nel 1214 da Filippo Augusto a Bouvines. Nel 1246, S. Luigi fece da arbitro nel conflitto fra i d'Avesnes e i Dampierre, figli dei due matrimonî di Margherita, succeduta alla sorella Giovanna: e assegnò il Hainaut ai d'Avesnes.
La morte di Margherita nel 1280 segnò la fine dell'unione del Hainaut con la Fiandra. I d'Avesnes furono gli alleati del re Filippo il Bello (v. fiandra) contro la Fiandra, alleati tanto più preziosi in quanto nel 1299 il conte Giovanni I divenne, per successione, conte dí Olanda, di Zelanda e signore di Frisia. In tal modo si andò formando un complesso di territorî, che più tardi rese più facile l'unificazione dei Paesi Bassi. Il principe più eminente della casa d'Avesnes fu Guglielmo I (1304-1337), suocero del re d'Inghilterra Edoardo III e suo principale agente sul continente al principio della guerra dei Cento anni, notevole anche perché la sua corte di Mons fu uno dei centri più brillanti della vita cavalleresca, che le due figlie del conte, Filippina e Margherita (sposa dell'imperatore Lodovico di Baviera) contribuirono a diffondere a Londra e a Monaco. Guglielmo fu anche il protettore del celebre cronista J. Froissart. Il matrimonio di Margherita fece sì che nel 1345, quando si spense la casa d'Avesnes, le succedette nel Hainaut quella di Baviera. Egualmente il matrimonio, di Giacomina di Baviera con Giovanni IV di Brabante, avvenuto nel 1418, ebbe per effetto di riunire nel 1433 sotto Filippo il Buono il Hainaut con altri stati della casa di Borgogna. Da allora il Hainaut divise le sorti dei Paesi Bassi (v. belgio; paesi bassi).
Paese essenzialmente agricolo, il Hainaut fiorì nel Medioevo anche per l'industria dei drappi di Valenciennes che l'avvicina alle città fiamminghe e per cui ottenne presto un regime di autonomia urbana, sanzionata per mezzo di una carta da Baldovino II nel 1114. Le guerre di Luigi XIV, i trattati dei Pirenei (1659) e di Nimega (1678) privarono definitivamente il Hainaut dei territorî d'Avesnes, di Valenciennes, di Bouchian e di Maubeuge a vantaggio della Francia.
Bibl.: Bonenfant, Le duché de Lothier et le marquisat de Flandre à la fin du XIe siècle, Bruxelles 1932, fasc. 3; Delcambre, Les relations de la France avec le Hainaut depuis l'avènement de Jean II d'Avesnes jusqu'à la conclusion de l'alliance franco-hennuyère, Mons 1930; id., L'Ostrevent du IXe au XIIIe siècle, in Le Moyen Âge, 1927; Dony, Notre Hainaut dans le passé, Mons 1921-1922; id., Histoire du Hainaut de 1433 à nos jours, Charleroi 1925; Duvivier, Recherches sur le Hainaut ancien, Bruxelles 1895, voll. 2; id., La Querelle des d'Avesnes e des Dampierre, Bruxelles 1895, voll. 2; H. Pirenne, Hist. de Belg., I, Bruxelles 1902; id., La place de Hainaut dans l'Hist. de Belgique, in Annales du XXVII Congrès de la Fédération Hist. e Archéol. de Belgique, Mons 1929; Vanderkindere, Hist. de la formation territ. des Princip. belges au moyen âge (v. belgio).