HÁJEK di Libočany, Vaclav (Venceslao)
Cronista cèco, nato sulla fine del sec. XV da una famiglia della bassa nobiltà cèca, prete originariamente utraquista e poi cattolico. Fu parroco in diversi luoghi della Boemia, e in ultimo a Praga, dove, su incitamento della nobiltà cattolica, compose negli anni 1534-1539 la sua cronaca (Kroitika česká) stampata per la prima volta nel 1541.
È la più larga e generale descrizione della storia cèca, e va dalla venuta dei Cèchi in Boemia fino all'epoca dell'autore. H. elaborò il molto materiale a sua disposizione (cronache più vecchie e fonti originali) senza critica e con spirito tendenzioso, ostile alla riforma cèca. Essendo però a portata di tutti per lo stile facile, la cronaca di H. divenne uno dei libri più letti in Boemia e fu per due secoli la fonte principale delle informazioni sul passato boemo. Fu tradotta anche in latino e in tedesco. Oggi distrutta l'autorità di H. da G. Dobner (v.), la cronaca è sempre apprezzata come un eccellente prodotto della sua epoca.
Bibl.: Č. Zíbrt, Bibliografie ceské histoire (Bibliografia della storia cèca), II, Praga 1902; G. Dobner, Venceslai H. a Liboczan Annales Bohemorum, voll. 6, Praga 1761-1781; F. Palacký, Würdigung der alten böhmischen Geschichtsschreiber, Praga 1829, e in Časopis Českého Musea (Rivista del Museo Cèco), 1864; J. Jireček, Václav Hájek z Libočan, in "Rukovět k dějinám literatury české" (Manuale della storia della letteratura cèca), I, Praga 1875; J. V. Simák, Prameny a pomêcky Hájkovy (Le fonti ed i mezzi di H.), in Gollêv Sborník, Praga 1906; V. Flajšhans, Václava Hájka z Libočan Kronika česká (La Cronaca cèca di V. H. di L.), Praga 1918, l'introduzione alla nuova edizione critica; cfr. anche la recensione di J. V. Šimák, in Časopis Českého Musea, 1918; J. Jakubec, Déjiny literatury ceské (Storia della letteratura cèca), I, Praga 1929.