HALIFAX, Edward Frederick Lindley Wood, conte di (XIX, p. 581; App. I, p. 706 e 738)
Ministro degli Esteri, propose alla Società delle nazioni il riconoscimento de iure dell'impero italiano d'Etiopia (maggio 1938) e accompagnò Chamberlain nello sterile viaggio a Roma (gennaio 1939), traendone motivo allora e di poi a negoziare col governo di Mussolini. Più fermamente del primo ministro formulò tuttavia i principî della politica estera inglese ("resistere all'aggressione"; discorso a Chatham House, 29 giugno 1939) ed energicamente ottenne la dichiarazione di guerra (3 settembre 1939) da un governo esitante. Unico dei più stretti collaboratori di Chamberlain a conservare il proprio dicastero nel gabinetto Churchill, successe quindi a Lord Lothian (v.) nell'ambasciata di Washington (dicembre 1940-maggio 1946). Ebbe il titolo di conte (Earl) nel 1944. In America mobilitò le forze industriali e morali degli Stati Uniti per la guerra comune, rappresentò la Gran Bretagna alla conferenza di San Francisco (25 aprile 1945), e negoziò in nome del governo laburista, il prestito del dicembre 1945. Richiamato a sua richiesta ed insignito dell'ordine al merito, esercita una autorità ineguagliata presso la Camera dei Pari e ne usò per ottenerne sovente un più equanime atteggiamento nei confronti del governo Attlee, massime durante il dibattito sull'indipendenza e bipartizione dell'India (febbraio 1947) e il dibattito sulla riforma della Camera Alta (febbraio 1948).
I maggiori discorsi sono raccolti nelle due sillogi: Speeches on Foreign Policy, Oxford 1940; American Speeches, Oxford-New York 1947.
Bibl.: W. S. Churchill, The unrelenting Struggle, Londra 1942, pp. 34-35; K. Ingram, Years of Crisis, Londra 1946, pp. 295-296.