HAMMER-PURGZTALL, Joseph von, barone
Orientalista austriaco, nato a Graz il 9 giugno 1774, morto a Vienna il 23 novembre 1856. Quale funzionario della carriera diplomatico-consolare, negli anni 1799-1806 visse in Oriente, soprattutto a Costantinopoli, e vi raccolse molti manoscritti preziosi: tornò poi a Vienna, ove fu nominato interprete della corte (1811) e poi consigliere aulico (1817). Coltivò gli studî arabi, persiani e turchi, contribuendo efficacemente al loro progresso e a diffondere in tutta Europa l'interesse letterario e scientifico per il mondo musulmano.
La sua traduzione poetica delle liriche del persiano Ḥāfiẓ, pubblicata nel 1812-13 in 2 voll., tornò utile a Goethe per il West-östlicher Divan. Ma la fretta nel comporre e tradurre nocque spesso alla sua produzione, soprattutto nel campo dell'arabo, di cui non ebbe una cognizione molto profonda; cosicché mediocre dal punto di vista orientalistico è la sua versione poetica del "divano" arabo di al-Mutanabbī (Vienna 1824) e senza valore l'altra, pure poetica, del poema mistico di Ibn al-Fārid (Vienna 1854), al pari dei sette enormi volumi della Literaturgeschichte der Araber (Vienna 1850-56) rimasta incompiuta, i quali (come del resto anche la Geschichte der schönen Redekünste Persiens, Vienna 1818, e la assai migliore Geschichte der osmanischen Dichtkunst, Pesth 1836-38, voll. 4), consistono nella versione frettolosa di raccolte biografiche e antologiche indigene. Conservano invece notevole importanza altre sue opere, fra cui quelle concernenti la storia di popoli tatari e turchi, fondate su una gran quantità di testi anche inediti; p. es. la Geschichte der Goldenen Horde in Kiptschak, Pesth 1840, la Geschichte der Il Chane, Darmstadt 1842-43 (voll. 3), e soprattutto la Geschichte des osmanischen Reiches, che arriva sino al trattato di Küciük Qainārgè del 1774 (Pesth 1828-35, voll. 10; 2a ed., Pesth 1840, voll. 4; trad. franc. di J.-J. Hellert, Parigi 1835-41, voll. 18; la trad. italiana di S. Romanin, Venezia 1828-31, voll. 24, comprende soltanto i primi sei volumi della 1a ed. e quindi si arresta alla pace di Carlowitz del 26 gennaio 1699).
Bibl.: C. von Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaiserthums Österreich, VII (Vienna 1861), pp. 267-289.