Hanoi
Tradizione urbana e modernità
Passate le tensioni delle guerre per l'indipendenza e finito il duro regime dei rivoluzionari, Hanoi è tornata a una vita fatta da sempre di commerci, scambi, incontri. La modernizzazione c'è, ma non è troppo invadente, e i templi antichi, l'ospitalità degli abitanti, il vecchio mercato stanno a testimoniare una civiltà urbana vitale e affascinante
Hanoi, capitale del Vietnam, ha oggi oltre 4 milioni di abitanti, considerando anche i sobborghi. Il suo nome significa "città sull'ansa del fiume", e infatti si è sviluppata sulla sponda destra del Fiume Rosso (Song Hong), nella parte alta del delta che il fiume forma sfociando nel Golfo del Tonchino. La crescita recente ha poi portato a edificare quartieri anche sull'altra riva del fiume.
Hanoi ha una posizione geografica particolarmente favorevole: un'area dal clima subtropicale, con terre molto fertili e intensamente coltivate (risaie), in uno dei pochi punti in cui il Fiume Rosso è facilmente attraversabile. Per quest'ultima ragione, fin dall'antichità su Hanoi convergevano le strade che univano le regioni a nord del fiume (compresa la Cina) e quelle a sud (il resto dell'Indocina). Le attività commerciali e quelle politiche, amministrative e giudiziarie hanno perciò trovato a Hanoi una collocazione ideale.
È una città in cui l'acqua ha grande importanza: l'imponente fiume, largo poco meno di due chilometri, e poi piccoli bracci secondari, dighe di protezione dalle piene, canali e vari laghi e laghetti interrompono le aree edificate. In alcuni di questi laghi si trovano isole su cui sono state costruite pagode (templi). Sull'acqua si svolgono anche spettacoli di marionette, molto suggestivi. Hanoi ha subito notevoli distruzioni, soprattutto alla fine dell'Ottocento, quando i Francesi conquistarono la città insieme con il resto dell'antico Impero vietnamita, facendone una colonia. Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, durante la guerra contro il Vietnam del Sud appoggiato dagli Stati Uniti, Hanoi fu bombardata molte volte, ma essenzialmente in periferia.
Oggi i segni di queste distruzioni non sono più visibili. La città si è molto estesa dopo la riunificazione del paese (1975), rafforzando il suo ruolo di capitale politica e di principale centro economico dell'intero Vietnam, e vi sorgono varie industrie (alimentari, tessili, chimiche).
Il luogo in cui si è sviluppata Hanoi è stato abitato fin dalla preistoria. La città, già nel 1° secolo d.C., era abbastanza importante da essere scelta come capitale durante la dominazione cinese. Ma la grande crescita si ebbe specialmente dopo l'anno Mille, quando Hanoi diventò capitale dell'Impero vietnamita. Poco dopo, alla fine dell'11° secolo, ebbe anche la prima università del paese: ancora oggi è possibile visitarne l'antica sede, che è in un tempio confuciano chiamato Tempio della letteratura.
La città ha cambiato più volte nome; ebbe anche quello di "capitale dell'Est", cioè Dong Kinh ‒ che gli europei trasformarono in "Tonchino", chiamando così tutta la regione settentrionale del Vietnam. Tra Seicento e Ottocento non fu capitale, ma poi la sua posizione geografica tornò a prevalere proprio con i Francesi, i quali a Hanoi insediarono l'amministrazione coloniale e costruirono uffici e molte abitazioni, che nell'insieme danno a certe parti della città un aspetto curiosamente europeo.
Dopo l'indipendenza e soprattutto dopo la riunificazione del paese, Hanoi è cresciuta rapidamente; i nuovi quartieri residenziali e industriali non sono molto piacevoli, il traffico è aumentato, i problemi di gestione della città anche. Ma non si è verificata a Hanoi la formazione di grandi quartieri di baracche (bidonvilles), fenomeno tipico di molte città del Terzo Mondo.
Malgrado un passato tormentato, Hanoi è una bella città, vivace e caratteristica, frequentata da numerosi turisti che apprezzano i bei quartieri vecchi (vietnamita, cinese e coloniale francese), interessanti dal punto di vista architettonico e urbanistico; i monumenti antichi, tra i quali è famosa una pagoda in legno dell'11° secolo, detta del Pilastro unico perché costruita su una sola larga colonna che fa da sostegno all'edificio; i musei ‒ famoso quello etnologico, che documenta le molte popolazioni che vivono in Vietnam; e infine l'artigianato tradizionale, il commercio e la cucina locale.