Filosofo tedesco (n. Colonia 1921 - m. 2023); dal 1963 prof. di sociologia ed epistemologia all'univ. di Mannheim (dal 1989 prof. emerito). A. sostiene una sorta di razionalismo critico che intende riallacciarsi a Kant e a Weber e soprattutto alla logica e alla metodologia di K. Popper. Di qui la sua polemica contro le correnti ermeneutiche e dialettiche e la Scuola di Francoforte. Secondo A. occorre svolgere una critica costruttiva che sappia "allacciare i ponti" tra i campi separati del sapere, anche per aprire la via a una "politica razionale" che, a differenza delle concezioni utopiche o totalitarie, sappia tener conto della fallibilità della ragione umana e operare quindi come "arte del possibile", come scelta tra alternative realizzabili. Tra i suoi scritti: Traktat über kritische Vernunft, 1968; Plädoyer für kritischen Rationalismus, 1971; Kontruktion und Kritik, 1972; Kritik der reinen Erkenntnislehre, 1987; Kritischer Rationalismus, 2000; Kritik des transzendentalen Denkens (2003); l'autobiografia In Kontroversen verstrickt. Vom Kulturpessimismus zum kritischen Rationalismus (2007).