BACKOFFEN, Hans
Nacque nel 1450 a Sulzbach presso Aschaffenburg nell'Alto Palatinato. Sembra che si sia maturato come scultore nello studio di Tilman Riemenschneider a Würzburg. Dopo il 1500 (1504?) deve essersi trasferito a Magonza ove rimase definitivamente, fondò uno studio ed entrò al servizio degli arcivescovi palatini, da cui fu rimunerato largamente. Per il suo talento fu presto lo scultore preferito dalla corte arcivescovile, retta allora dal cardinale Albrecht di Brandemburgo, quando con la chiamata del Dürer e di Matthias Grünewald era diventata uno dei più fiorenti centri dell'arte tedesca. Il B. ottenne le più ambite commissioni in Magonza e nelle provincie del medio Reno, come pure nei territorî sassoni-turingici della diocesi. Morì nel 1519 e la sua importante officina conservò in vita il suo stile per un decennio ancora.
Il B. lavorò in pietra e più raramente in legno. Fu uno dei più notevoli scultori tedeschi del principio del sec. XVI: il suo stile è tardo gotico, malgrado la infiltrazione di qualche elemento decorativo del Rinascimento italiano e si differenzia da quello del Riemenschneider, da cui ebbe origine, per la virilità e per la grandiosità. Le sue più importanti opere sono: le tombe degli arcivescovi Henneberg, Liebenstein e Uriel von Gemmingen nel duomo di Magonza; i gruppi della Crocefissione ad Eitville, nel duomo di Francoforte, nel sagrato di S. Pietro pure a Francoforte, a Wipfen s. B. e a Hattenheim, e infine il Fonte battesimale di Eltville. Importanti opere della sua scuola sono il gruppo della Crocifissione in S. Ignazio a Magonza, fondazione testamentaria dello stesso B., e le sculture nel duomo di Halle s. Saale.
Bibl.: Battenberg, Die alte u. neue Peterskirche zu Frankfurt a. M., Francoforte 1895, p. 272 segg.; G. Dehio, Der Meister d. Gemmingendenkmals im Dom zu Mainz, in Jahrb. d. preuss. Kunstsamml., XXX (1909), pp. 139-152; P. Kautsch, H. B. und seine Schule, Lipsia 1911.