Belting, Hans
Storico dell'arte tedesco, nato ad Andernach il 7 luglio 1935. Dopo aver insegnato nell'università di Heidelberg (1969) e, come professore ospite, nella Harvard University (1970, 1973), nel 1980 è divenuto professore ordinario di Storia dell'arte nell'università di Monaco; dal 1992 insegna Storia dell'arte e teoria dei media presso la Staatliche Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe. Membro dell'Akademie der Wissenschaften di Heidelberg dal 1972.
Si dedicò inizialmente a studi sull'arte medievale, pubblicando opere sulla pittura murale e su specifici cicli decorativi e iconografici (Die Basilica dei SS. Martiri in Cimitile und ihr frühmittelalterlicher Freskenzyklus, 1962; Studien zu beneventanischen Malerei, 1968; Die Oberkirche von S. Francesco in Assisi. Ihre Dekoration als Aufgabe und die Genese einer neuen Wandmalerei, 1977; The mosaics and frescoes of St. Mary Pammakaristos at Istanbul, con C. Mango e D. Mouriki, 1978); le sue pubblicazioni sul libro miniato (tra le quali l'edizione in facsimile del Serbischer Psalter della Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, 2 voll., 1978 e 1983) testimoniano l'interesse per l'evoluzione e la funzione del libro, anche in relazione con la committenza (Das illuminierte Buch in der spätbyzantinischen Gesellschaft, 1970; Patronage in thirteenth-century Constantinople. An atelier of late Byzantine book illumination and calligraphy, con H. Buchthal, 1978; Die Bibel des Niketas. Ein Werk der höfischen Buchkunst in Byzanz und sein antikes Vorbild, con G. Cavallo, 1979). In seguito, partendo dalla tradizione degli studi iconologici, si è orientato verso una nuova linea di ricerca, diretta all'esame della funzione e della ricezione dell'opera d'arte nell'ambito sociale e culturale in cui questa viene prodotta. I suoi studi sulla funzione e l'evoluzione dell'immagine religiosa, e dell'icona, a Bisanzio e in Occidente, prospettati in Das Bild und sein Publikum im Mittelalter. Form und Funktion früher Bildtafeln der Passion (1981; trad. it. 1986), trovano un'organica e riassuntiva trattazione nel fondamentale Bild und Kult. Eine Geschichte des Bildes vor dem Zeitalter der Kunst (1990); Die Erfindung des Gemäldes. Das erste Jahrhundert der niederländischen Malerei (con Ch. Kruse, 1994) sviluppa quelle stesse tematiche nell'ambito dell'arte dei Paesi Bassi. Importanti i suoi scritti teorici, come Das Ende der Kunstgeschichte? (1983; trad. it. 1990, nuova ed. ampliata 1995), o il saggio Das Werk im Kontest (in Kunstgeschichte. Eine Einführung, 1986), ai quali può essere accostato Max Beckmann. Die Tradition als Problem in der Kunst der Moderne (1984); da ricordare inoltre il volume, da lui curato insieme con D. Blume, Malerei und Stadtkultur in der Dantezeit. Die Argumentation der Bilder (con suoi scritti, 1989). Oltre ai numerosi saggi e contributi in riviste e opere collettive, B. ha pubblicato vari studi specifici, come Jan van Eyck als Erzähler. Frühe Tafelbilder im Umkreis der New Yorker Doppeltafel (con D. Eichberger, 1983); Giovanni Bellini. Pietà. Ikone und Bilderzählung in der venezianischen Malerei (1985; trad. it. 1996).
bibliografia
M. Camille, H. Belting, Bild und Kult. Eine Geschichte des Bildes vor dem Zeitalter der Kunst, in The art bulletin, 1992, pp. 514-17.
M.O. Renger, H. Belting, C. Kruse, die Erfindung des Gemäldes. Das erste Jahrhundert der niederländischen Malerei, in Kunstchronik, 1996, pp. 451-60.
M. Schmid, H. Belting, das Ende der Kunstgeschichte. Eine Revision nach zehn Jahren, in Kunst+Architektur in der Schweiz, 1996, pp. 435-36.
V.I. Stoichita, D. Martens, H. Belting, C. Kruse, die Erfindung des Gemäldes. Das erste Jahrhundert der niederländischen Malerei, in The art bulletin, 1996, pp. 733-35.