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ØSTED, Hans Christian

di Giorgio Diaz de Santillana - Enciclopedia Italiana (1935)
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ØSTED (Oersted), Hans Christian

Giorgio Diaz de Santillana

Fisico danese, nato il 14 agosto 1777 a Rudkjøbing nel Langeland, morto il 9 marzo 1851 a Copenaghen. Studiò a Copenaghen e fu dapprima farmacista. Nel 1806 fu nominato professore straordinario di fisica e chimica, nel 1817 fu fatto ordinario, e nel 1829 fu nominato direttore del Politecnico di Copenaghen. Nel 1842 fu eletto membro dell'Accademia delle scienze di Parigi.

Fino dalla gioventù aveva sospettato che fra elettricità e magnetismo vi dovesse essere una qualche relazione nascosta, ma solo nel 1820 fece la scoperta che doveva renderlo famoso. Scoprì infatti in quell'anno che l'ago magnetico viene deviato in vicinanza d'un filo percorso dalla corrente, e che la deviazione è entro certi limiti proporzionale all'intensità della corrente e indipendente dalla sostanza del conduttore. La scoperta fu pubblicata il 21 luglio 1820 e sollevò enorme rumore nel mondo scientifico. Seguirono subito le ricerche di F. Arago, A.-M. Ampère, J. Chr. Poggendorff, M. Faraday, e molti altri: era nato l'elettromagnetismo. Volgendo più tardi le sue ricerche ad altri campi, Ø. inventò nel 1822 il piezometro, che permette di misurare la compressibilità dei liquidi, e preparò per primo il cloruro di alluminio.

Bibl.: C. Hauch e G. Forchhammer, H. E. Ø.s Leben, trad. dal danese di H. Sebald, Spandau 1853.

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