ERNI, Hans
Pittore, nato a Lucerna, il 21 febbraio 1909. A 14 anni impiegato presso un geometra e poi presso un architetto, dopo il 1937 andò girovagando per l'Europa (Stoccarda, Parigi, Berlino, Amburgo) e poi in Italia (Sicilia) attratto dall'antichità classica. A Parigi si unì al gruppo Abstraction création e a Lucerna organizzò una mostra Thèse, Antithèse, Synthèse (1935), con la quale si recò anche in Inghilterra. Per la grande esposizione di Zurigo (1939) venne incaricato di svolgere il tema: Svizzera, paese di vacanza dei popoli, in grandi pannelli murali. Nel 1941 attese all'illustrazione di una edizione del Simposio di Platone. Subito dopo decise di abbandonare i sogni classicheggianti e si dedicò completamente a una sorta di pittura didascalica allegorica (l'allegoria già era, del resto, in opere astratte come Panta rhei del 1935), vagheggiando un umanesimo socialista.
Nelle opere di questo periodo (O désert, ô perte!, tempera, 1942; Société naturelle, tempera, 1942; L'homme et la machine, 1944; cartelloni pubblicitarî e di propaganda, ecc.) egli utilizza le sue eccezionali risorse tecniche. Tuttavia, nonostante l'estrema chiarezza del pensiero egli riesce piuttosto accademico, non tanto per la sua concezione prevalentemente disegnativa e descrittiva, quanto per la concezione piuttosto neoclassica e accademica del corpo umano e degli oggetti rappresentati.
Bibl.: P. Hilber e K. Farner, H. E., in Formes et couleurs, n. 4, agosto-settembre 1944; K. Farner, H. E., Zurigo 1945.