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Gadamer, Hans Georg

Dizionario di filosofia (2009)
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Gadamer, Hans Georg


Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, studiò filologia classica e successivamente conseguì la libera docenza con Heidegger a Marburgo nel 1929. Fu prof. di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e dal 1949 al 1968 a Heidelberg. Fondò e diresse, insieme con Kuhn, dal 1953 la rivista Philosophische Rundschau. Nel 1962 partecipò alla fondazione della Internationale Vereinigung zur Förderung der Hegelschen Philosophie di cui fu presidente fino al 1970. Dopo essersi dedicato soprattutto a studi di filosofia greca, la cui testimonianza più significativa è il vol. Platos dialektische Ethik (1931; 2a ed. 1968), G., sviluppando motivi della fenomenologia di Husserl e dell’ontologia di Heidegger, ha concentrato la sua attenzione sulla portata filosofica dell’ermeneutica (➔), rivendicandone l’universalità. L’ermeneutica non può essere considerata in una prospettiva puramente metodologica perché il linguaggio non è affatto un semplice strumento del pensiero ma, al contrario, la sua dimensione portante o meglio l’orizzonte che ne anticipa il senso. Il problema dell’ermeneutica non è quindi qualcosa che possa riguardare soltanto le scienze dello spirito, come voleva certo storicismo, ma coinvolge ogni forma di pensiero, consentendo di superare l’astrattezza della coscienza storica come semplice ricostruzione del passato e al tempo stesso di evitare l’assolutezza della dialettica hegeliana, perché da una prospettiva ermeneutica e dialogica non può mai sussistere la pretesa di attingere il senso totale della storia. Proprio per il suo carattere autenticamente dialettico e dialogico il linguaggio è infatti insieme infinito, come lo spirito, e finito, come ogni accadere storico; per questo l’interpretazione non è qualcosa di soggettivo bensì è lo sviluppo stesso della verità, ma di quell’unica verità possibile per l’uomo che scaturisce dalla continua fusione degli orizzonti linguistici come esplicitazione del ‘senso’ del mondo e dell’esperienza. Questi temi hanno trovato soprattutto sviluppo nell’opera principale di G., Wahrheit und Methode (1960; trad. it. Verità e metodo), e inoltre in Le problème de la conscience historique (1963; trad. it. Il problema della coscienza storica); nella raccolta Kleine Schriften (4 voll., 1967-77) e in Vernunft im Zeitalter der Wissenschaft (1976; trad. it. La ragione nell’età della scienza). Tra le altre sue opere, si segnalano: Hegels Dialektik (1971; trad. it. La dialettica di Hegel); Die Aktualität des Schönen (1977; trad. it. L’attualità del bello); Philosophische Lehrjahre. Eine Rückschau (1977; trad. it. Autobiografia filosofica: uno sguardo retrospettivo); Die Idee des Guten zwischen Plato und Aristoteles (1978); Heideggers Wege (1983; trad. it. I sentieri di Heidegger); Lob der Theorie. Aufsätze und Reden (1983; trad. it. Elogio della teoria. Discorsi e saggi); L’inizio della filosofia occidentale (1993); Hermeneutische Entwürfe: Vorträge und Aufsätze (2000; trad. it. La responsabilità del pensare). Nel 1997 si è conclusa la pubblicazione dei suoi Gesammelte Werke (10 voll., 1985-97; trad.it. Opere di Hans Georg Gadamer).

Vedi anche
ermeneutica Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.  filosofia  Le origini dell’ermeneutica risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso dei testi letterari (per es., i poemi omerici), sceverarne le parti autentiche da quelle ... Luigi Pareyson Pareyson ‹pareiʃòn›, Luigi. - Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, Pareyson, Luigi divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il suo pensiero si è svolto lungo una linea di costante approfondimento, ... Gianni Vàttimo Vàttimo, Gianni (propr. Gianteresio). - Filosofo e uomo politico italiano (n. Torino 1936). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni prospettiva filosofica (Il pensiero debole, in collab. con P.A. Rovatti, ... essere antropologia Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure che sono oggetto di culto o sono comunque connesse con i miti delle singole società di interesse ...
Tag
  • FENOMENOLOGIA
  • ERMENEUTICA
  • HEIDELBERG
  • DIALETTICA
  • STORICISMO
Altri risultati per Gadamer, Hans Georg
  • Gadamer, Hans Georg
    Enciclopedia on line
    Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo aver conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburg nel 1929, fu professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e a Heidelberg dal 1949 al 1968. Socio straniero dei Lincei (1973). Dopo aver studiato soprattutto la dialettica ...
  • GADAMER, Hans Georg
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    Valerio Verra Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologia classica e successivamente ha conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburgo nel 1929. È stato professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte ...
Vocabolario
georgiano¹
georgiano1 georgiano1 agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della Georgia, regione e repubblica del Caucaso merid. (situata sulla costa orientale del Mar Nero) già incorporata nell’URSS e, dal 1991, stato indipendente; lingua g. (o georgiano s. m.),...
georgiano²
georgiano2 georgiano2 (o giorgiano) agg. [dall’ingl. Georgian, der. di George «Giorgio»]. – Dell’epoca in cui regnavano in Inghilterra i re di nome Giorgio, e in partic. i primi tre (sec. 18°): letteratura g.; stile g., stile dell’architettura...
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