HARTUNG, Hans
(App. III, I, p. 808)
Pittore francese, morto ad Antibes il 7 dicembre 1989. L'arte di H., internazionalmente consacrata, è stata presentata in numerose mostre personali e collettive: dalla retrospettiva allestita dal Musée national d'art moderne di Parigi (1969) alle esposizioni organizzate dal Metropolitan museum di New York (1975) e al Grand Palais di Parigi (1985). Nel 1980 il Musée de la Poste a Parigi presentava inoltre tutti gli arazzi e numerose incisioni su legno realizzate sia da H. sia dalla moglie Anna-Eva Bergman (1909-1987), con cui aveva spesso condiviso l'intensa ricerca formale. Vincitore (1969) del Gran Premio della settima Biennale della grafica di Lubiana, nel 1970 ha ottenuto il Grand Prix des BeauxArts di Parigi e nel 1981 il premio Kokoschka, alla sua prima edizione.
Continuando a produrre, attraverso una ricca elaborazione grafica, inedite soluzioni pittoriche, dagli anni Settanta H. si è ampiamente avvalso anche della sperimentazione fotografica. Infatti la fotografia, che H. aveva coltivato fin da giovanissimo, se da principio costituì un mezzo per fissare un istante della realtà, tuttavia non tardò a divenire uno strumento ideale di percezione e di elaborazione per ciò che della realtà si riflette nelle sue opere.
Opere a stampa illustrate da H.: Farandole: poème de Jean Proal (1971); Hans Hartung: un monde ignoré, con poesie di J. Tardieu (1974); La Foudre pilote l'univers (1977); La première métamorphose (1984); Hans Hartung: Les figures du mouvement, con poesie di J. Tardieu (1987). Vedi tav. f.t.
Bibl.: H. Hartung, Autoportrait, Parigi 1976; P. Descargues, Hans Hartung, Barcellona 1977; P. Daix, Hans Hartung, Parigi 1990 (trad. it., Milano 1990). Cataloghi di mostre: H. Geldzahler, Salute to Hans Hartung, New York 1975; Hans Hartung: Malerei, Zeichnung, Photographie, Düsseldorf 1981; P. Daix, Hans Hartung, Londra 1987.