Hinrich, Hans
Regista e attore cinematografico e teatrale tedesco, naturalizzato italiano, nato a Berlino il 27 novembre 1903 e morto ivi il 30 ottobre 1974. Esponente dell'avanguardia, alla fine degli anni Trenta, per motivi razziali (era di origine ebraica) cercò rifugio in Italia, dove diresse con mano felice e garbato mestiere commedie e film in costume, e dopo la guerra intraprese una brillante carriera di caratterista.
Debuttò sul palcoscenico nel 1920, prima come attore e poi come regista; si segnalò quindi come autore di allestimenti radicalmente innovativi, tanto che nel 1930 gli fu affidato il più importante palcoscenico del suo Paese, il Deutsches Theater di Berlino. Due anni dopo affiancò a questa attività quella di regista cinematografico, condotta però in tono e con impegno minori. Nel 1939, abbandonata la Germania, trovò a Cinecittà un ambiente più tollerante e accogliente, come successe in quegli stessi anni ad altri ebrei tedeschi o austriaci come Rudolf Arnheim, Max Ophuls o Max Neufeld. I film che girò (in cui il suo nome compare quasi sempre affiancato a quello di altri registi), tra cui Lucrezia Borgia (1940), Il re del circo (1941), Tentazione (1942), appaiono caratterizzati da una grazia e una leggerezza di tono tipicamente mitteleuropee, e non consuete nel cinema italiano di quel periodo. Ma il clima si faceva ormai difficile anche a Roma: riuscì a portare a termine e a firmare Il vetturale del San Gottardo (1941) soltanto grazie all'intervento del protagonista, Osvaldo Valenti, mentre nel suo film migliore, Nebbie sul mare, girato durante l'occupazione tedesca e uscito nel 1945, il suo nome non poté nemmeno comparire.
Dopo la Liberazione, abbandonata la regia, riprese il mestiere di attore, prima in teatro e poi anche nel cinema, dove interpretò (con il nome di Giovanni Hinrich, assunto dopo la sua naturalizzazione nel 1947) quasi sempre ruoli di cupi inquisitori (come in I miserabili e Il cavaliere misterioso, entrambi di Riccardo Freda, usciti nel 1948, e Fabiola di Alessandro Blasetti del 1949) o di ufficiali nazisti, come in Avanti a lui tremava tutta Roma di Carmine Gallone (1946) o Carrefour des passions, noto anche come Gli uomini sono nemici di Ettore Giannini (1949); soltanto in L'ebreo errante (1948), diretto da Goffredo Alessandrini, diede volto a un personaggio che ricordava molto la sua vita reale. Nel 1954 ritornò in Germania, dove lavorò soprattutto come attore teatrale.
G. Prosperi, Attore e regista tra il cinema e il teatro: Giovanni Hinrich 'sergente di ferro', in "Fotogrammi", 1947, 12.