Scrittore tedesco (Gelnhausen, Assia, 1621 circa - Renchen, Offenburg, 1676). Narratore dallo stile personale e dalla vena rigogliosa, estraneo al mondo galante e alle sue forme e quindi tanto più legato al mondo degli umili, fu autore di uno dei romanzi più famosi della letteratura tedesca, Der abenteuerliche Simplicissimus (1a ed., in 5 libri, 1668; 2a ed., in 6 libri, 1669), prototipo del genere tipicamente tedesco dell'Entwicklungsroman, in cui narrò con i toni della satira morale le traversie picaresche di un giovane sullo sfondo della guerra dei Trent'anni. I cosiddetti Simplizianische Schriften: Die Landstörtzerin Courasche oder Trutzsimplex (1669) ispirarono B. Brecht per Madre Coraggio e i suoi figli (1939).
Distrutta nel 1634 la natia Gelnhausen dalle truppe croate dell'esercito spagnolo, G. si trovò ben presto direttamente implicato negli sviluppi della guerra dei Trent'anni, cui partecipò prima nell'uno poi nell'altro schieramento. Passato attorno al 1650 al cattolicesimo, fu sino al 1660 amministratore dei beni di una famiglia nobiliare a Gaisbach, nel Baden, operando in pari tempo quale commerciante di cavalli, viticoltore e oste. Dal 1667 fu amministratore dei beni del vescovato di Strasburgo a Renchen, dove rimase fino alla morte.
La prima opera, Schwarz und Weiss oder der satyrische Pilgram (1667), denuncia chiaramente la sua attitudine alla satira morale, ponendosi quindi sulla stessa linea del suo capolavoro, il già citato Der abenteuerliche Simplicissimus. Seguendo la moda del romanzo picaresco spagnolo, G. narra la vicenda di Simplicissimus, che si inizia nella solitudine, accanto all'eremita che lo accoglie piccolo orfano e profugo e gli insegna a credere in Dio, e termina nella solitudine, recuperata dopo traversie d'ogni genere e votata solo a rintracciare e servire la divinità. In mezzo a questi due estremi c'è tutto il mondo della lunga guerra, contemplato con la partecipazione di chi ne è stato protagonista, ma anche con la ridondanza della mentalità barocca, onde il fascino singolare del romanzo: passi di autentica bellezza poetica, come quello del contadinello orfano presso l'eremita, si alternano ad altri di acuta penetrazione critica, come in genere quelli relativi a questioni di attualità politica. Il successo subito incontrato dal Simplicissimus convinse G. a insistere sulla stessa traccia, onde i cosiddetti Simplizianische Schriften: Die Landstörtzerin Courasche oder Trutzsimplex (1669), Der seltsame Springinsfeld (1670) e Das wunderbarliche Vogelnest (1672 e 1675), cui si collegano altri scritti di tono popolaresco, come Der erste Bärenhäuter (1670), Der ewigwährender Kalender (1670), Das Ratsübel Plutonis (1672), Die verkehrte Welt (1673), Der stolze Melcher (1673).