Chimico (Augusta 1873 - Stoccolma 1964); allievo di E. Fischer e A. Rosenheim a Berlino, successivamente assistente di W. Nernst a Gottinga, passò quindi a Stoccolma, prima come professore di chimica generale e organica (1906), poi come direttore dell'Istituto di biochimica (1929). Numerosissime le sue ricerche; particolarmente degne di citazione quelle riguardanti le vitamine (riconobbe nella carotina la provitamina A), l'isolamento e purificazione degli enzimi (isolò le coidrasi I e II, stabilendo la loro costituzione). Autore di opere fondamentali (Chemie der Enzyme, 4 voll., 1910; 3a ed. 1925-34). Si occupò di biochimica dei tumori mediante la tecnica degli isotopi radioattivi nelle importanti monografie: Biochemie der Tumoren (con B. Skarzynski, 1942) e Chemotherapie und Prophylaxis des Krebs (1962). Socio straniero dei Lincei (1949), membro di numerose accademie e società scientifiche, nel 1929 gli fu conferito il premio Nobel per la chimica (condiviso con A. Harden) per le ricerche sulla fermentazione dello zucchero e sugli enzimi della fermentazione.