ENZENSBERGER, Hans Magnus
Scrittore tedesco, nato a Kaufbeuren (Algovia) l'11 novembre 1929. Autore tra i più combattivi, e perciò fra i più scomodi, dapprima nell'analizzare e nel denunciare i mali di una Germania postbellica disumanante nel suo rigoglio e deviata nel suo preteso recupero democratico, e in un secondo tempo nell'alloggiare tale analisi e denuncia in un quadro più comprensivo di rifiuto e di condanna di un'intera tradizione di cultura e di civiltà, E. in un primo momento - quello poeticamente più consistente - si è affermato come lucido e vigoroso rinnovatore della lirica d'impegno.
Le opere verteidigung der wölfe (1957), landessprache (1960), blindenschrift (1964), a parte l'originalità, poi non più ripresa, del totale rifiuto grafico delle maiuscole a segnalare l'ambita quotidianeità del linguaggio anche nelle composizioni meno immediatamente decifrabili, costituiscono un complesso senza eguali di atti d'accusa, sottili e insieme risoluti, verso una società che offre parvenze di soddisfazioni e realtà di condizionamenti ottenebranti. Rigorosamente illuministica, con recupero oggettivo di situazioni e fatti sintomatici e loro interpretazione dalle premesse di un piano culturale profondamente revisionistico, la saggistica indirizzata su temi per lo più dichiaratamente politici: Einzelheiten, (1962 e 1964, trad. it., Milano 1965), Politik und Verbrechen (1964), Deutschland, Deutschland unter anderm (1967), Palaver (1974, trad. it., Torino 1976), e altri saggi apparsi sulla rivista Kursbuch, da E. fondata nel 1965 (da cui 3 saggi tradotti e raccolti in volume, 1970). Il contatto con eventi più laceranti e più clamorosi, come su tutti la rivoluzione cubana, ha provocato un diverso tipo d'intervento e una scrittura più direttamente legata al documento: il drammatizzato Das Verhör von Habana (1970, trad. it., Milano 1971), il romanzo-collage sull'anarchico spagnolo Burruti Der kurze Sommer der Anarchie (1972, trad. it., Milano 1973), le 37 ballate prese dalla storia del progresso (così il sottotitolo), ritratti raccolti sotto il titolo di Mausoleum (1975), ultimo emblematicamente quello di Che Guevara.
Bibl.: H. E. Holthusen, Die Zornigen die Gesellschaft und das Glück: H. M. Enzensberger in Kritisches Verstehen, Monaco 1961; F. Fortini, H. M. Enzensberger, in L'Europa letteraria, 1964 (v. anche la raccolta di 30 poesie tradotte Poesie per chi non legge poesia, Milano 1964); P. Chiarini, La satira e l'idillio, in Angelus novus, 1964; O. Knörrich, H. M. Enzensberger, in Deutsche Literatur seit 1945, Stoccarda 1970; H. M. Kepplinger, Rechte Leute von links, Olten 1970; Über H. M. Enzensberger, a cura di J. Schickel, Francoforte sul Meno 1970; Ch. Lindner, Der lange Sommer der Romantik. Über H. M. Enzensberger, in Literaturmagazin, 1975, pp. 85-107.