Mayer, Hans
Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955). Esponente della scuola austriaca (➔ austriaca, scuola) e delle teorie marginalistiche. Fu critico dell’utilizzo del formalismo matematico in economia, poiché presuppone un’analisi sincronica di grandezze che, invece, nel caso per es. delle scelte di consumo, sono tra loro eterogenee e si presentano all’individuo in modo sequenziale. Conseguito il dottorato in legge all’università di Vienna (1907), venne assunto nella pubblica amministrazione. Nel 1911 iniziò la sua carriera di docente universitario a Friburgo. Insegnò poi presso le Università di Graz (1921-22) e Vienna, succedendo, nel 1923, al suo maestro F. von Wieser (➔). Dal 1929 direttore di Wirtschaftstheorie der Gegenwart (4 voll., 1927-32) e della «Zeitschrift für Nationalökonomie». Tra le sue opere: Der Erkenntniswert der funktionellen Preistheorien (1932).