MEYER, Hans
Esploratore e coloniale, nato a Hildburghausen il 22 marzo 1858, morto a Lipsia il 5 luglio 1929. Compiuta una larga preparazione nel campo geografico, economico e naturalistico, organizzò a proprie spese una spedizione scientifica al Kilimangiaro, risalendone le pendici sin quasi alla linea delle nevi perpetue, a 5500 m. s. m. L'anno seguente vi ritornò in compagnia di Oskar Baumann, percorrendo il territorio degli Usambaro, dove fu fatto prigioniero, e nel 1898 riuscì a raggiungere la sommità del Kilimangiaro, rilevandone i ghiacciai e gli apparati craterici. I risultati dei suoi viaggi e delle sue osservazioni sul più elevato monte dell'Africa sia nel campo geografico e geologico sia in quello biologico, etnico, ecc., espose nell'opera Der Kilimandjaro, Reisen und Studien (Berlino 1909). L'Africa l'attrasse ancora e ripetutamente egli vi si recò, specialmente nell'Africa Orientale Tedesca, della quale compilò con particolare competenza la descrizione per l'opera Das deutsche Kolonialreich (1909-10). Visitò anche la regione Andina dell'America equatoriale, studiandone i rapporti delle formazioni vulcaniche con quelle dell'Africa. Di un prolungato soggiorno nelle Canarie a scopo di studio (1893) riferì in un volume Insel Teneriffe (Lipsia 1896) e in alcuni lavori speciali nei quali si occupò anche dell'origine degli abitanti. Per la sua particolare competenza fu chiamato nel 1915 a coprire la cattedra di geografia coloniale nell'università di Lipsia, che occupò fino alla vigilia della morte. Un elenco completo dei suoi scritti apparve nel volume a lui dedicato in occasione del suo 70° compleanno: Kolonial-Studien. H. M. Festschrift (Berlino 1928).