MULTSCHER, Hans
Scultore e pittore, nato a Reichenhofen circa il 1400, morto a Ulma al principio del 1467. Nel 1427 è segnalato a Ulma quale cittadino esente d'imposta; nel 1437 firma l'altare di Wurzach; nel 1456 stipula a Innsbruck il contratto per la pala d'altare di Vipiteno; nel 1458-59 è a Vipiteno. Il M., che può considerarsi l'artista più importante della scuola sveva, subisce in parte l'influsso dei Van Eycke dell'arte borgognona. Il suo colorito tende a raggiungere potenti effetti plastici; l'espressione, di un realismo spesso accentuato, è intensa e varia. Oltre alle otto pitture su tavola dell'altare di Wurzach (nel Deutsches Museum di Berlino) e a quelle numerose, accompagnate da sculture, dell'altare della Vergine nella Frauenkirche di Sterzing, che appartengono al 1456 e seguenti (in parte disperse in altre chiese, nel Palazzo comunale di Vipiteno e altrove), è possibile attribuirgli una serie di altre opere. Tra le più antiche sono: la pala d'altare dedicata nel 1433 da Konrad Karg nella cattedrale di Ulma, l'Ecce Homo sulla porta ovest della stessa chiesa (circa 1430-35), il modello della tomba del duca Ludovico il Barbuto (nel Bayrisches Nationalmuseum di Monaco) del 1433. Al 1450 circa appartengono le statue delle sante Barbara e Maddalena provenienti dal convento di Heiligkreuzthal a Rottweil, al 1456 l'Entrata a Gerusalemme a Wettenhausen. Allo stile del M. appartiene un gran numero di opere, il cui sviluppo può seguirsi fino a Syrlin il Vecchio e ad altri artisti: esso informa di sé lo sviluppo ulteriore del tardo gotico, ed è caratteristico per la forte espressività dei gesti e dei volti, ravvivata dall'angolosità del panneggiamento ampio, ricchissimo.
Bibl.: F. J. Stadler, H. M. und seine Werkstatt, Strasburgo 1907; K. Groeber, Das plastische Werk H. M.s, in Beitr. zur Gesch. der deutschen Kunst, I, Augusta 1925; K. Gerstenberg, H. M., Lipsia 1928; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.