Architetto (Berlino 1869 - ivi 1936). Con P. Behrens, è uno dei maggiori protagonisti del rinnovamento dell'architettura in Germania. La sua attività si è svolta in tutti i campi dell'architettura civile e industriale; trovando nella funzionalità di quest'ultima, più che un'occasione tecnica per nuovi procedimenti costruttivi, l'occasione per una più stretta e intensa espressività figurativa.
Formatosi presso la Technische Hochschule di Berlino (1888-89), fu poi assistente di H. Häring (1893-94). Dal 1903 al 1916 fu direttore dell'Accademia di belle arti a Breslavia; dal 1916 al 1920 fu architetto municipale della città di Dresda e attivo protagonista del gruppo Der Ring. Dal 1924 insegnò come prof. ordinario nel politecnico di Berlino. Allontanato dall'insegnamento dai nazisti, nel 1936 soggiornò in Turchia dove ebbe diversi incarichi ufficiali.
Sensibile ai temi posti dall'imporsi della produzione industriale, P. cercò continuamente nelle sue opere una soluzione ai problemi della modularità, delle possibilità spaziali legate ai nuovi materiali, del rapporto utilità-bellezza degli edifici industriali. Nel 1911 a Breslavia costruì un palazzo per uffici, considerato uno dei più validi prototipi dell'architettura razionale. Sempre del 1911 è un serbatoio di acqua a Posen, lineare costruzione in ferro e mattoni. Direttore del Meister Atelier di architettura all'Accademia di belle arti a Berlino, per questa progettò (1919) un teatro per 5000 persone che costituisce nella sua carriera un'esperienza espressionista. L'elemento più caratteristico dell'opera è la copertura, una grande cupola all'interno completamente coperta di stalattiti. Tra le molte altre opere da ricordare il quartiere Fischtalgrund (Berlino 1920), la centrale elettrica di Amburgo (1928), il progetto presentato al concorso per il palazzo dei Soviet a Mosca (1931). Fu anche pittore e scenografo teatrale e cinematografico.