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VRIES, Hans Vredeman de

di G. I. Hoogewerff - Enciclopedia Italiana (1937)
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VRIES, Hans (Johannes) Vredeman de

G. I. Hoogewerff

Pittore ed architetto. Nacque a Leeuwarden (Frisia) nel 1527, morì dopo il 1604. Andò giovane ad Anversa e a Malines per perfezionarsi nell'arte; lavorò probabilmente sotto Cornelis de Vriendt, fratello di Frans Florisz, e, dopo un soggiormo in patria, tornò nel Brabante per stabilirsi ad Anversa definitivamente. Fra il 1561 e il '70 lavorò per diversi incisori ed editori.

Di questo periodo sono già le prime sue opere con progetti per architettura decorativa: monumenti funebri (editi da Hier. de Cock nel 1563); giardini (editi da Ph. Galle, 1563). Seguirono altre opere di questo genere che ebbero influsso grandissimo sulla formazione del gusto artistico nei Paesi Bassi in quell'epoca. Emigrato nel 1570 in Germania, fece ritorno ad Anversa nel 1575 e vi fu impiegato come ingegnere delle fortificazioni. Dopo la presa della città, nel 1585 entrò al servizio del duca di Brunswick-Wolfenbüttel, seguendo i suoi eserciti fino al 1589. Nel 1591 lavorava ad Amburgo, nel 1592 a Danzica. Poi si recò a Praga presso la corte imperiale, dove fu colmato di ordinazioni e di favori. Nel 1600-1601 andò a stabilirsi con la famiglia in Olanda. Del 1604 è l'edizione principale del suo libro più famoso: Artis perspectivae formulae, seguita poi da molte ristampe, mentre anche l'altra sua opera, Architectura, secondo le regole di Vitruvio, pubblicata per la prima volta nel 1577 ad Anversa, ebbe una ristampa dopo l'altra. Dipinti in cui applicò le sue teorie si trovano a Vienna e altrove. Ebbe un figlio, Paulus Vredeman de Vries, nato nel 1507, che fu suo seguace e collaboratore.

Bibl.: G. Galland, Geschichte der holländischen Baukunst und Bildnerei, Francoforte s. Meno 1890, pp. 106-131; Jantzen, Das niederländische Architekturbild, Lipsia 1910, pp. 19-25.

Vedi anche
Bol, Hans Pittore e incisore (Malines 1534 - Amsterdam 1593). Eseguì soprattutto numerosi paesaggi di piccolo formato (che si conservano nei musei di Bruxelles, di Berlino, di Dresda, ecc.). È anche autore di piccole incisioni, di eccellente fattura. Key, Willem Key (o Keyen), Willem. - Pittore (Breda 1515 circa - Anversa 1568). Attivo ad Anversa, dopo un probabile apprendistato presso P. Coeck, nel 1540 fu, a Liegi, allievo di L. Lombard; le sue composizioni religiose (di cui la maggior parte distrutta dagli iconoclasti), risentono dei modi di Q. Metsys (Compianto ... Coninxloo, Gillis van Pittore paesista (Anversa 1544 - Amsterdam 1607); allievo di P. Coeck. Come protestante, dopo il 1585, si rifugiò nella Zelanda, poi a Frankenthal e dal 1595 si stabilì ad Amsterdam. Le sue opere testimoniano il passaggio da una concezione fantastica a una resa più naturalistica del paesaggio: Il giudizio ... Beuckelaer, Joachim Beuckelaer ‹bö´këlaar›, Joachim. - Pittore (Anversa 1530 circa - ivi 1573), allievo e continuatore di P. Aertsen, suo zio. Dipinse nature morte con frutta e cibarie, spesso animate con grandi figure di tipi popolari. Anche nei dipinti di soggetto religioso l'accento è posto su nature morte collocate ...
Altri risultati per VRIES, Hans Vredeman de
  • Vredeman de Vries, Hans
    Enciclopedia on line
    Disegnatore di architetture e ornati (n. Leeuwarden 1527 - m. 1606). Si formò come pittore e collaborò ad architetture effimere, ma furono i suoi disegni (pubblicati ad Anversa dal 1555 in circa 500 incisioni) a offrire un vasto e fantasioso repertorio di motivi antichi (vasi, grottesche, ecc.). Altrettanto ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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